Ciao ragazzi, qualcuno le conosce o ha mai messo le mani su questi strumenti? \nC'è chi è pronto a giurare che suonino meglio addirittura delle PRS private stock ma ad 1/3 del prezzo....\n\nhttp://www.nikhuber-guitars.com/

Brian Moore ha scritto:Ciao ragazzi, qualcuno le conosce o ha mai messo le mani su questi strumenti? \nC'è chi è pronto a giurare che suonino meglio addirittura delle PRS private stock ma ad 1/3 del prezzo....\n\nhttp://www.nikhuber-guitars.com/

\n\nCiao, io non ho mai avuto la fortuna....anche perchè in Italia non so nemmeno se siano disponibili.\nHo due PRS made in USA e mi ci trovo bene....le Private Stock sono altamente al di fuori del mio budget.\n\nComunque diffiderei da una frase del tipo\n\n.....suonano meglio addirittura delle PRS private stock ma ad 1/3 del prezzo\n\nUna private stock di PRS è comunque uno strumento fatto principalmente su richiesta, e quindi potrebbe non incontrare necessariamente i gusti di massa, e poi c'è da capire quanto una private stock suoni meglio di una di serie americana (anche perché molto è delegato all'aspetto estetico e alla ricercatezza dei materiali + valore aggiunto di appartenere ad una serie limitata).\n\nE' un po' lo stesso dilemma che esiste tra Pre-Factory e produzione attuale (c'è chi giura che le Pre-factory suonino il doppio delle attuali....da che devo dedurre che il signor Paul Smith si sia definitivamente rincoglionito negli anni e non sia più riconoscere uno strumento che suona....da uno che non suona)\n\nDando un po' un'occhiata su questo sito (che ha veramente delle gran belle chitarre in UK) non mi sembra che ci sia questo rapporto 1/3 soprattutto quando Nikhuber utilizza certi legni tipici anche della produzione PRS private Stock.\n\nhttp://worldguitars.co.uk/\n\nDiciamo che costano 4500/5000 sterline invece di 6000 di una PRS Private Stock ....nella media.\n\nPoi se ti capita di rivenderla....devi trovare anche l'appassionato di Nik Huber...mentre la PRS ha una sua base di appassionati ormai consolidata.\n\nUltima cosa: nelle chitarre elettriche da decenni ormai non si vedono grandissime innovazioni di design.....PRS è stata forse l'ultima ha produrre una sua forma riconoscibile di chitarra...che ha resistito nel tempo.\nQueste Nik Huber ,che trovo comunque molto belle e ricchissime nei dettagli (ad esempio le cornicette dei pick-up in legno sono una delizia estetica) mi sembra si muovano molto nel solco della filosofia PRS.

Sono in parte d'accordo con te, soprattutto sul discorso del design e della personalizzazione dello strumento.\nUn po' meno sulla rivendiiblità, se fai una ricerca su google, vedrai che è una marca praticamente nuova, pressochè sconosciuta se non per gli addetti ai lavori, i quali sostengono che tra qualche anno queste chitarre diventeranno come le PRS a livello di popolarità.\nC'è anche un articolo recente di Accordo su queste chitarre, vattelo a leggere, è interessante, il tizio era ed è un centro assistenza autorizzato PRS che, negli anni, ha deciso di mettersi in proprio e costruire strumenti suoi mantenendo un livello quantitativo e qualitativo artigianale, un po' come Paul Reed Smith nel periodo pre-factory.....un mesetto fa ne aveva una Lucky, usata a 2.700 credo...

Brian Moore ha scritto:Sono in parte d'accordo con te, soprattutto sul discorso del design e della personalizzazione dello strumento.\nUn po' meno sulla rivendiiblità, se fai una ricerca su google, vedrai che è una marca praticamente nuova, pressochè sconosciuta se non per gli addetti ai lavori, i quali sostengono che tra qualche anno queste chitarre diventeranno come le PRS a livello di popolarità.\nC'è anche un articolo recente di Accordo su queste chitarre, vattelo a leggere, è interessante, il tizio era ed è un centro assistenza autorizzato PRS che, negli anni, ha deciso di mettersi in proprio e costruire strumenti suoi mantenendo un livello quantitativo e qualitativo artigianale, un po' come Paul Reed Smith nel periodo pre-factory.....un mesetto fa ne aveva una Lucky, usata a 2.700 credo...

\n\nDella serie impara l'arte e mettila da parte.\n\nTutto è lecito, molti brand hanno avuto origine da ex-dipendenti diventati imprenditori.\nSpesso però non hanno avuto il successo commerciale della casa di origine.\nLo stesso Leo Fender non ha più avuto lo stesso successo commerciale pur continuando a fare ottimi strumenti con G&L e Music Man.\n\nChe queste diventino le PRS del futuro io, non lo so...onestamente esteticamente continuo a preferire PRS (per alcuni dettagli che sono comunque soggettivi), ma queste Nik Huber sono comunque dei gioielli estetici.\n\nComunque la mia idea è che a parte l'estetica che è soggettiva ,la qualità delle finiture e dei legni e la liuteria (cioè l'adattarsi al tuo modo di intendere la chitarra)...il discorso del suono sta molto nella testa di chi le prova.\nSiamo a livelli qualitativi altissimi....e tutto molto soggettivo.\n\nAggiungo infine che PRS non ha mai speso una follia in artisti che usino le proprie chitarre ma, si è accaparrato Carlos Santana in tempi ancora non sospetti, un chitarrista che ha parecchi estimatori (perché comunque ha uno stile riconoscibile tra 1000)...fornendogli da subito uno strumento Signature sulle sue richieste.\n\nOra ci sono Dave Navarro, Neal Shon, Mark Tremonti, Al di Meola....cioè non le superstar Clapton, Gilmour, Slash, Knopfler, BBking etc... che si possono permettere i due colossi storici americani...ma sempre più spesso capita di vedere in mano PRS ad artisti più o meno importanti.\n\nPotere della suggestione....ma comunque...importante per entrare nel cerchio dei marchi che contano.\n\nGuarda un po' cosa ti scopro a distanza di anni in questo video insospettabile....min 2.31...circa...\n\nhttps://www.youtube.com/watch?v=Iz0M7sdnV3U\n\nSiamo nel 1987...agli albori di PRS, due anni dopo che la Custom24 era stata presentata al NAMM

Gary Moore.... \nChe sul penultimo numero di Classic Rock non è stato nemmeno inserito nella lista dei 50 chitarristi della storia del rock, urge una bestemmia.\nComunque anche io preferisco PRS esteticamente, ma il mio intento, era quello di stimolare una discussione intorno ad un marchio che è sconosciuto ai più e che promette più che bene, altrimenti ci si ritrova sempre a parlare dei soliti nomi che, per carità, hanno fatto la storia perchè hanno avuto la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, ma cerchiamo anche di guardare oltre lo steccato, speriamo intervenga anche qualcun altro, come dice Max, qui è un'isola felice.\nDetto questo, la PRS rimane il mio tallone d'Achille, ti invidio tantissimo , chissà mai se un domani riuscirò a comprarmene una, di questi tempi.....\n\nPS: mentre scrivo tutto ciò, sto pensando di prendere una Squier anni 70'.....

Brian Moore ha scritto:Gary Moore.... \nChe sul penultimo numero di Classic Rock non è stato nemmeno inserito nella lista dei 50 chitarristi della storia del rock, urge una bestemmia.\nComunque anche io preferisco PRS esteticamente, ma il mio intento, era quello di stimolare una discussione intorno ad un marchio che è sconosciuto ai più e che promette più che bene, altrimenti ci si ritrova sempre a parlare dei soliti nomi che, per carità, hanno fatto la storia perchè hanno avuto la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, ma cerchiamo anche di guardare oltre lo steccato, speriamo intervenga anche qualcun altro, come dice Max, qui è un'isola felice.\nDetto questo, la PRS rimane il mio tallone d'Achille, ti invidio tantissimo , chissà mai se un domani riuscirò a comprarmene una, di questi tempi.....\n\nPS: mentre scrivo tutto ciò, sto pensando di prendere una Squier anni 70'.....

\n\nLa prima PRS me la sono potuta comprare alla tenera età di 36\nLa seconda è arrivata per dipendenza due anni dopo.\nPoi la logica economica e le dimensioni del mio appartamento...oltre che l'integrità di coppia mi hanno suggerito che era opportuno fermarsi...prima di partire per la tangente...\n\nE' stato un modo per autostimolarmi a continuare a suonare..... dopo ero stato accantonato in malo modo dal gruppo con cui suonavo.\nPer fortuna ha funzionato....anzi adesso sto facendo i salti mortali per tenere aperte due situazioni contemporaneamente.\n\nTornando a queste chitarre Nik Huber comunque....non c'è che dire sono comunque bellissime curatissime...per me valgono comunque tutti soldi che costano...\n\nN.B. anche per me il buon Gary Moore dovrebbe rientrare nei primi 50 anzi...per me rientra nei primi 10 almeno

Vedendo qualche video su youtube si capisce che suonano bene. Sono anche bellissime. Sono anche costosissime xD\n\n\n\n\nE' la categoria di chitarre da cui mi tengo alla larga, perché non posso permettermele e perché c'è gente che ha fatto molto con con molto meno

\n E' la categoria di chitarre da cui mi tengo alla larga, perché non posso permettermele e perché c'è gente che ha fatto molto con con molto meno

\n\nAssoluta verità, e la foto del mio avatar ne è una prova!

Allora la pensiamo allo stesso modo \nSte chitarre son belle ma è roba da ricconi. Se faranno successo il prezzo lieviterà e forse supererà quello delle PRS\nComunque esteticamente la '59 è proprio bella. Invecchiata proprio bene

Certo non è necessario avere una bici da 15.000 euro per fare ciclismo.\nProbabilmente Coppi-Bartali avevano a disposizione un ferro pesantissimo.\nMa può farti piacere avere una bici che ti piaccia...perché è il tuo hobbie ....e hai qualche soldo da spendere.\n\nCon una chitarra elettrica da 500 Euro oggi puoi fare quasi tutto e fuori di discussione.\nMagari sorvolerai se il ponte non tiene benissimo l'accordatura o se il manico non è scorrevolissimo ma se sei bravo nessuno se ne accorgerà.\nJimi Hendrix suonava con le criticatissime Stratocaster CBS e le cambiava di continuo....se sei bravo non c'è nessun problema...fregandosene di farsi fare strumenti mancini....\n\nRimane lecito comunque cavarsi qualche soddisfazione nella vita, c'è chi compra il nuovo I-phone appena esce, c'è chi li spende in automobili, chi in vestiti...almeno una chitarra elettrica Nik Huber non sarebbe una scelta così scontata.