Qual è il vostro metodo per cambiare le corde?

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MAX62
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27/feb/2014, 09:25

SteveCustom77 ha scritto:
MAX62 ha scritto: Il Maestro Zetti consigliava di non spendere soldi in olio di limone e compagnia per le tastiere in palissandro, ma usare con parsimonia il "PRONTO MOBILI"
\nIo uso solo quello infatti ;)
\nAltro che olio di limone pagato a peso d'oro [guitar2]
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MAX62
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27/feb/2014, 09:28

sasix79 ha scritto:io le cambio una alla volta, quindi smonto la prima e la sostituisco subito e così via, in questo modo cerco di evitare che il manico passi di colpo da una alta tensione ad una bassa tensione
\nLa stessa cosa che faccio io
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Brian Moore
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27/feb/2014, 12:09

Ragazzi, l'olio di lino cotto, l'ho preso al brico, 5€ una latta da 2 litri e passa.....e chissà quanto mi dura.....\nL'olio d'oliva l'ho provato, ma non mi è piaciuto, anche se ne usi poco, lascia comunque una patina di unto che a me urta.
Music Man Silhouette Special H-s-s Purple/White customized Seymour Duncan SH-5 + MP Pickups red rooster/minihumbucker strato by Marco Pontillo\nYamaha Pacifica 611HFM Translucent Purple\nYamaha THR10\nKong Pandora mini\n\nBrian May sound addicted\n\nPosso ascoltare tutti i chitarristi e imitare il loro suono, ma non posso fare Brian May. Lui semplicemente cammina su un altro piano. (cit. Steve Vai)
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CoB
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27/feb/2014, 13:19

L'olio extravergine di oliva va bene sulle tastiere in palissandro. Basta aspettare un pò e asciugare l'olio che fuoriesce, non ho mai avuto un problema
"Don't tell me the sky is the limit when there are footsteps on the moon"
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Maggot
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27/feb/2014, 17:20

Di solito approfitto del cambio di corde per pulire e trattare la tastiera.\n\nLe tolgo tutte insieme e inizio col rimuovere lo sporco sotto i tasti con un ago da cucito e molta attenzione.\nDopo di che pulisco lo sporco dalla tastiera, volendo anche con del Pronto Mobili come consigliato dal buon MAX62 a patto che questo sia spruzzato su un panno e non direttamente sullo strumento!\nQuesto passaggio dovrebbe lucidare anche i tasti, ma ripasso comunque su ognuno di essi con un panno senza alcun prodotto e tanto olio di gomito.\n\nInfine olio la tastiera, o con un prodotto specifico della Dunlop o con dell'olio di oliva. Lo passo con un panno o un batuffolo di cotone abbondantemente imbevuto, in modo da lasciarlo assorbire (al contrario del Pronto che deve rimanere superficiale).\nDopo qualche minuto pulisco ogni eccesso e aspetto ancora un quarto d'ora, perché dai pori uscirà tutto l'olio non assorbito. \nNel frattempo lucido il ponte con della crema di carnauba. Pulisco la tastiera che nel frattempo ha finito di far fuoriuscire l'olio e rimonto le corde.\n\nIn ordine, Mi, Mi cantino, La, Si, Re, Sol per ripristinare la tensione in modo corretto, assicurandomi di fare pochi avvolgimenti intorno all'albero della meccanica e di tenerla ben tesa la corda mente giro. Stiro le corde e lascio assestare accordando spesso.\nIl giorno dopo controllo per scrupolo se trussrod, action e intonazione sono apposto, ma di solito rimane tutto com'era prima di cambiarle.\n\n
MAX62 ha scritto:Cambiare le corde come mi consigliò il Maestro Zetti non crea scompensi a manico e TR, tagliarle tutte è come togliere i pantaloni all'improvviso a un uomo che sta parlando: imbarazzante.
\nQuesto, secondo me, vale solo se si deve suonare per qualche prova/evento il giorno stesso o il successivo, dove non si ha il tempo di far assestare il tutto. A patto di non cambiare scalatura o marca di corde lo strumento rimane intonato con la stessa action anche togliendo tutto insieme.
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28/feb/2014, 22:12

Maggot ha scritto:Di solito approfitto del cambio di corde per pulire e trattare la tastiera.\n\nLe tolgo tutte insieme e inizio col rimuovere lo sporco sotto i tasti con un ago da cucito e molta attenzione.\nDopo di che pulisco lo sporco dalla tastiera, volendo anche con del Pronto Mobili come consigliato dal buon MAX62 a patto che questo sia spruzzato su un panno e non direttamente sullo strumento!\nQuesto passaggio dovrebbe lucidare anche i tasti, ma ripasso comunque su ognuno di essi con un panno senza alcun prodotto e tanto olio di gomito.\n\nInfine olio la tastiera, o con un prodotto specifico della Dunlop o con dell'olio di oliva. Lo passo con un panno o un batuffolo di cotone abbondantemente imbevuto, in modo da lasciarlo assorbire (al contrario del Pronto che deve rimanere superficiale).\nDopo qualche minuto pulisco ogni eccesso e aspetto ancora un quarto d'ora, perché dai pori uscirà tutto l'olio non assorbito. \nNel frattempo lucido il ponte con della crema di carnauba. Pulisco la tastiera che nel frattempo ha finito di far fuoriuscire l'olio e rimonto le corde.\n\nIn ordine, Mi, Mi cantino, La, Si, Re, Sol per ripristinare la tensione in modo corretto, assicurandomi di fare pochi avvolgimenti intorno all'albero della meccanica e di tenerla ben tesa la corda mente giro. Stiro le corde e lascio assestare accordando spesso.\nIl giorno dopo controllo per scrupolo se trussrod, action e intonazione sono apposto, ma di solito rimane tutto com'era prima di cambiarle.\n\n
MAX62 ha scritto:Cambiare le corde come mi consigliò il Maestro Zetti non crea scompensi a manico e TR, tagliarle tutte è come togliere i pantaloni all'improvviso a un uomo che sta parlando: imbarazzante.
\nQuesto, secondo me, vale solo se si deve suonare per qualche prova/evento il giorno stesso o il successivo, dove non si ha il tempo di far assestare il tutto. A patto di non cambiare scalatura o marca di corde lo strumento rimane intonato con la stessa action anche togliendo tutto insieme.
\nDissento! La chitarra vive, e va trattata come tale, senza scompensi alla colonna vertebrale, poi ognuno fa quel che vuole con la sua amata 6 corde, ci mancherebbe
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CoB ha scritto:L'olio extravergine di oliva va bene sulle tastiere in palissandro. Basta aspettare un pò e asciugare l'olio che fuoriesce, non ho mai avuto un problema
\nL'olio d'oliva va bene per friggere, mentre se è DOP è buonissimo con il pane caldo, ma sulla tastiera eviterei.\n\nOpinione di chi ha mollato una Strato che era sempre appiccicosa appena la mano iniziava a sudare\n\nIMHO
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01/mar/2014, 08:11

Domanda semi-OT: ma i tasti delle vostre strato come sono messi?\n\nLa mia ha quattro anni e diciamo che nei primi due è stata suonata molto, in media un paio d'ore al giorno, nei due anni seguenti (purtroppo) molto meno anche perché mi ero rotto polso e mano SX con la moto da cross... Ieri ho cambiato le corde ed ho visto che molti tasti sono calati parecchio e ci sono addirittura come degli incavi. Ma è normale dopo così pochi anni? Sono di burro? :)
Fender Stratocaster American Standard, Gibson Les Paul Custom Black Beauty, Ibanez AEL-40SE, Testata Brunetti XL-REVO LTD, Casse Brunetti Customwork Cab 4x12 CW-412 e 2x12 CW-212, Roland Micro Cube, TC Polytune + TC Mojo Mojo Overdive + TC Hall of Fame Reverb + Voodoo Lab Analog Chorus + MXR Carbon Copy Delay\n\nChitarre che ho avuto: Fender Stratocaster Standard MEX, Ibanez RG-2550Z Prestige
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01/mar/2014, 10:08

SteveCustom77 ha scritto:Domanda semi-OT: ma i tasti delle vostre strato come sono messi?\n\nLa mia ha quattro anni e diciamo che nei primi due è stata suonata molto, in media un paio d'ore al giorno, nei due anni seguenti (purtroppo) molto meno anche perché mi ero rotto polso e mano SX con la moto da cross... Ieri ho cambiato le corde ed ho visto che molti tasti sono calati parecchio e ci sono addirittura come degli incavi. Ma è normale dopo così pochi anni? Sono di burro? :)
\nDomand impossibile! \nLa mia "Diamante" è una 2006, ha i tasti ancora nuovi...la uso un'ora il sabato sera alternandola alla Baja posizionandomi sempre tra l' 8° e il 19° tasto facendo i bending...\n\nLa morte dei tasti sono gli accordi. il tutto ovviamente imho
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01/mar/2014, 10:17

La mia se continuo così mi sa che devo farla ritarstare tra non molto...\n\nNon sono messi così ma quasi!\n\nhttp://assets.accordo.it/cloud-assets/116052/600x0/00/fret_wear.JPG
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02/mar/2014, 05:57

SteveCustom77 ha scritto:La mia se continuo così mi sa che devo farla ritarstare tra non molto...\n\nNon sono messi così ma quasi!\n\nhttp://assets.accordo.it/cloud-assets/116052/600x0/00/fret_wear.JPG
\nAssicurati che i tasti siano originali e preparati a sborsare 150/200 eurozzi. Se il lavoro è ben fatto sono spesi bene ;)
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02/mar/2014, 12:20

MAX62 ha scritto:\nDissento! La chitarra vive, e va trattata come tale, senza scompensi alla colonna vertebrale, poi ognuno fa quel che vuole con la sua amata 6 corde, ci mancherebbe
\nCi sono diverse scuole di pensiero su questo argomento.\nA mio parere togliere tutte le corde non genera problemi al manico o al trussrod, ma ho l'accortezza di rimontarle alternate (E-E-A-B-D-G) e non prima i bassi (in questo caso si sforzerebbe il manico nella torsione assiale o warping).\nRicordiamoci anche che le chitarre non vengono costruite con le corde, e il montaggio di esse è solo tra le ultime fasi. Insomma, non è che nelle fabbriche o nei laboratori si sbrighino solo per paura di lasciare il manico senza tensione.\n\nPer quanto riguarda le chitarre classiche invece, alcuni maestri liutai consigliano di lasciare lo strumento senza corde per un po' di tempo una volta ogni tot anni, permettendo al piano armonico di tornare allo stato iniziale e non farlo "abituare" alla tensione, in modo da tirar fuori da esso il massimo in volume e variazione timbrica. Mi rendo conto che a livello costruttivo siamo molto distanti da una chitarra elettrica, ma è comunque un aspetto che può arricchire la discussione.\nUn altro esempio storico :) gli archi inglesi nel medioevo venivano incordati solo quando bisognava usarli. Lasciare l'arco teso poteva far abituare il legno alla forma, perdendo molto in tensione e quindi forza e gittata della freccia. Anche se non si usa il faggio per i manici delle chitarre, Il principio fisico è molto simile!\n\nTutto questo ovviamente è una mia opinione da profano, che non sbandiero come verità assoluta. Concordo con te che la chitarra viva, ma non sono d'accordo sui problemi strutturali che si possano creare togliendo tutte le corde, mentre concordo sui problemi di stabilità iniziali.
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02/mar/2014, 14:34

Maggot ha scritto:
MAX62 ha scritto:\nDissento! La chitarra vive, e va trattata come tale, senza scompensi alla colonna vertebrale, poi ognuno fa quel che vuole con la sua amata 6 corde, ci mancherebbe
\nCi sono diverse scuole di pensiero su questo argomento.\nA mio parere togliere tutte le corde non genera problemi al manico o al trussrod, ma ho l'accortezza di rimontarle alternate (E-E-A-B-D-G) e non prima i bassi (in questo caso si sforzerebbe il manico nella torsione assiale o warping).\nRicordiamoci anche che le chitarre non vengono costruite con le corde, e il montaggio di esse è solo tra le ultime fasi. Insomma, non è che nelle fabbriche o nei laboratori si sbrighino solo per paura di lasciare il manico senza tensione.\n\nPer quanto riguarda le chitarre classiche invece, alcuni maestri liutai consigliano di lasciare lo strumento senza corde per un po' di tempo una volta ogni tot anni, permettendo al piano armonico di tornare allo stato iniziale e non farlo "abituare" alla tensione, in modo da tirar fuori da esso il massimo in volume e variazione timbrica. Mi rendo conto che a livello costruttivo siamo molto distanti da una chitarra elettrica, ma è comunque un aspetto che può arricchire la discussione.\nUn altro esempio storico :) gli archi inglesi nel medioevo venivano incordati solo quando bisognava usarli. Lasciare l'arco teso poteva far abituare il legno alla forma, perdendo molto in tensione e quindi forza e gittata della freccia. Anche se non si usa il faggio per i manici delle chitarre, Il principio fisico è molto simile!\n\nTutto questo ovviamente è una mia opinione da profano, che non sbandiero come verità assoluta. Concordo con te che la chitarra viva, ma non sono d'accordo sui problemi strutturali che si possano creare togliendo tutte le corde, mentre concordo sui problemi di stabilità iniziali.
\nAttendevo la tua risposta...\n\nI consigli del Maestro Zetti li ho sempre tramandati alle mie e altui chitarre, l' unico rammarico è stato quello di prenderlo in giro per la sua chitarra della quale ha detto poco e niente, e solo dopo la sua scomparsa seppi che si trattava di una "Broadcaster" originale... [chair] [chair] [chair] [chair] \n\nLe corde continuerò a cambiarle in questo modo,e rispetterò le scelte altrui,e su questo mi permetto di scrivere che ognuno con i propri oggetti fa quel che vuole.\n\nC'è un thread dedicato al gruppo sanguineo delle chitarre, se ti va, l'ho inserito questa mattina.\n\nBuon pomeriggio.\n\nStratomax
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02/mar/2014, 19:48

SteveCustom77 ha scritto:Domanda semi-OT: ma i tasti delle vostre strato come sono messi?\n\nLa mia ha quattro anni e diciamo che nei primi due è stata suonata molto, in media un paio d'ore al giorno, nei due anni seguenti (purtroppo) molto meno anche perché mi ero rotto polso e mano SX con la moto da cross... Ieri ho cambiato le corde ed ho visto che molti tasti sono calati parecchio e ci sono addirittura come degli incavi. Ma è normale dopo così pochi anni? Sono di burro? :)
\nsecondo me sono di burro per davvero... io in un due anni e qualcosa l ho quasi distrutti... Cmq penso dipenda dalla mano che hai e io magari ci vado un po pesante, quindi l usura é maggiore specie sui lunghi bending con vibrato. Ad ogni modo questa é la conferma che Fender risparmia anche sui tasti XD peccato, non capiscono che abbassando lo standard del loro modello base portano disonore alla loro azienda
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03/mar/2014, 09:52

I tasti a lingotto dell' Am. Std. made in Usa sono ben fatti e duraturi, ma vedo la chitarra elettrica come strumento per fare assoli e non accordi che giocoforza fanno il solco sul tasto...
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05/mar/2014, 10:11

Moderatore sei libero di fare e di dire quello che vuoi e rispetto la tua idea ma dissento. Quello che hai detto sulle chitarre è un pò fuori luogo nel senso tutto inizia dalle fondamenta una casa per esempio in questo caso le corde sono il tetto, una macchina in questo invece sono le ruote, e quindi anche una chitarra all'ultimo si montano le corde, ma non per questo devi necessariamente toglierle tutte per sostituirle anche perchè facendo in questo modo influisce sulla stabilità dello strumento stesso. Te lo dico perchè principalmente dopo quasi 30 anni di musica e di esperienza sul campo e di buoni consigli come quelli di Max sono arrivato a questa conclusione. Ovviamente ci sono arrivato molto prima non ora. Comunque informati e vedrai che quello che ti abbiamo detto non è molto distante dalla realtà anzi. Ciao Pier Paolo. ;)
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06/mar/2014, 09:14

pialiban ha scritto:Moderatore sei libero di fare e di dire quello che vuoi e rispetto la tua idea ma dissento. Quello che hai detto sulle chitarre è un pò fuori luogo nel senso tutto inizia dalle fondamenta una casa per esempio in questo caso le corde sono il tetto, una macchina in questo invece sono le ruote, e quindi anche una chitarra all'ultimo si montano le corde, ma non per questo devi necessariamente toglierle tutte per sostituirle anche perchè facendo in questo modo influisce sulla stabilità dello strumento stesso. Te lo dico perchè principalmente dopo quasi 30 anni di musica e di esperienza sul campo e di buoni consigli come quelli di Max sono arrivato a questa conclusione. Ovviamente ci sono arrivato molto prima non ora. Comunque informati e vedrai che quello che ti abbiamo detto non è molto distante dalla realtà anzi. Ciao Pier Paolo. ;)
\nConosco gente che non sa cosa sia un'action, un Truss Rod e sccessori vari, suonano con corde arrugginite e fanno paura talmente son bravi con le loro chitarre tutte unte: "Ogni testa è un piccolo mondo",. Passo le ore a guardare il bellissimo ed attualissimo attacco del jack della Cartafera Stratocaster, ma deve essere lucida e intonsa per rendere al meglio, amico Pialiban ;)
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06/mar/2014, 17:50

pialiban ha scritto:Moderatore sei libero di fare e di dire quello che vuoi e rispetto la tua idea ma dissento. Quello che hai detto sulle chitarre è un pò fuori luogo nel senso tutto inizia dalle fondamenta una casa per esempio in questo caso le corde sono il tetto, una macchina in questo invece sono le ruote, e quindi anche una chitarra all'ultimo si montano le corde, ma non per questo devi necessariamente toglierle tutte per sostituirle anche perchè facendo in questo modo influisce sulla stabilità dello strumento stesso. Te lo dico perchè principalmente dopo quasi 30 anni di musica e di esperienza sul campo e di buoni consigli come quelli di Max sono arrivato a questa conclusione. Ovviamente ci sono arrivato molto prima non ora. Comunque informati e vedrai che quello che ti abbiamo detto non è molto distante dalla realtà anzi. Ciao Pier Paolo. ;)
\nA parte che mi chiamo Simone e non Moderatore, piacere :) \nNon ho mai detto che siccome le corde sono l'ultimo tassello della costruzione di una chitarra devono essere necessariamente tolte tutte per sostituirle, attenzione!\nHo detto piuttosto che toglierle tutte (e ripeto, è una mia personalissima opinione che può essere condivisa o non) non distrugge nessuno strumento. È chiaro che rilascia una tensione notevole dal manico, con tutto ciò che ne consegue fisicamente, quindi lo stesso ci metterà del tempo a tornare stabile (di solito qualche giorno), ma non succede nulla di "imbarazzante".\n\nAllora le Fender con il truss-rod a vite dalla parte opposta della paletta, che per regolarlo non solo bisogna togliere tutte le corde, ma anche smontare il manico? Stessa cosa per una rettifica o refretting allo stesso strumento, o altre modifiche o interventi. Ogni volta che si vuole mettere mano al truss-rod si rovina la chitarra?\n\nOvviamente non è che tolgo e rimonto le corde alle mie chitarre ogni giorno come se fosse davvero un arco inglese; un altro motivo per cui scelgo di toglierle tutte è che le cambio ogni 6 mesi o più (dipende dalla chitarra e dal suono che cerco), che è un tempo relativamente lungo per delle corde.\nCerto che se domani ho le prove e mi si rompe il cantino cambio solo quello, pochi avvolgimenti, lo stiro per bene e tutto risolto.\n\nIl discorso sulle chitarre classiche, che ripeto si tratta completamente di un altro strumento dal punto di vista costruttivo, lo ribadisco. Secondo alcuni maestri liutai è necessario togliere tutte le corde per un po' di tempo una volta ogni tot anni per consentire al piano armonico di "riprendersi" (soprattutto su strumenti con incatenature particolari, dove questo è soggetto a rigonfiarsi dietro al ponte e creare una conca tra la buca e il ponte). E sulle classiche non c'è nemmeno il truss rod!\n\nSono contento per i tuoi 30 anni di musica e di esperienza sul campo, spero di arrivarci anch'io un giorno. Ora ho meno della metà dei tuoi anni in "esperienza", ma mi sono documentato non poco su tutti questi aspetti, anche perché tengo e curo tutti i miei strumenti, chitarre e non, con il massimo rispetto che meritano.\nE proprio perché mi sono già informato e continuo a farlo ogni giorno ti dico che ciò che affermate tu e Max più che poco distante dalla realtà è un modo di vedere la questione, che rispetto ma solo in parte condivido.\nSpero di aver dato esaustive spiegazioni per il mio punto di vista, rimango disponibile ad altri confronti.\n\nSimone
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