Come Registrare Un Cd Promo in Cantina - Parte Seconda

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Ian
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25/giu/2011, 22:56

--- UPDATE GENNAIO 2018. E' evidente che alcune delle informazioni contenute in questi interventi sono oramai vecchiotte, essendo oramai passati un po' di anni. Sto cercando di aggiornarle un po' per volta. Comunque, direi che la linea di fondo non cambia molto e che sono ancora abbastanza validi. Certo, rileggendoli mi rendo conto che oramai alcuni dei concetti esposti sono un po' naif, ma vabbè. I tempi cambiano ! ---

I precedenti capitoli ci hanno permesso di capire se la registrazione casalinga può incontrarsi con le nostre esigenze, con i nostri obiettivi e con le nostre capacità.
A questo punto, vediamo di capire cosa dobbiamo comprare per farci un piccolo studio domestico. Come sempre, questi contributi sono mirati a minimizzare la spesa per venire incontro a tutte le tasche. Se poi volete fare di meglio, avete solo l'imbarazzo della scelta.

Prima di entrare nei dettagli, però, è bene introdurre quella che sarà la nostra regola aurea per la scelta delle attrezzature.
Un vecchio detto dice che "la flotta viaggia alla velocità della nave più lenta".
Tradotto in termini audio: un solo elemento scadente della catena audio vanifica la resa di tutti gli altri. Ciò significa che la spesa dovrà essere bilanciata fra le varie sezioni in modo da ottenere un risultato commisurato alla spesa. E' difatti inutile concentrare una bella fetta del nostro budget su un solo componente (microfono, scheda audio, preamplificatore, etc), perchè la maggior qualità di quella specifica componente verrà vanificata dalla bassa qualità degli altri. E' invece più saggio distribuire la spesa, in modo da avere una qualità comparabile lungo tutta la catena.

LA LISTA DELLA SPESA (Nota 2018. Ovviamente i prezzi riportati non sono più molto validi, portate pazienza... ma il resto del discorso funziona ancora)
Nota: tutte le spese indicative che riporterò fanno riferimento al mercato del nuovo. Nessuno vi vieta di cercare sul mercato dell'usato per risparmiare.

Computer: come già introdotto nella parte prima, diamo per scontato che un computer lo si abbia già. Bene o male va bene qualsiasi tipo di macchina. Quello che conta è rispettare i requisiti minimi hardware richiesti dal software di registrazione e della scheda audio. Nel caso mancasse qualcosa, è fondamentale aggiornare il nostro PC con quello che serve. E' inoltre consigliato l'uso di un hard disk esterno per effettuare frequenti backup di quanto registrato.

Software: personalmente, consiglio l'uso di software professionali. Sono costosi (vedremo però che si può trovare il modo di risparmiare) ma garantiscono prestazioni molto migliori dei software free. E' importante che il software consenta una registrazione multitraccia flessibile (che sia cioè possibile sfruttare i vari ingressi della scheda audio), che disponga di una buona quantità di plugin (compressori, equalizzatori, effetti d'ambiente, etc) e che consenta di effettuare operazioni avanzate sulle tracce. Mi permetto di dilungarmi leggermente su questo ultimo punto.
Per operazioni avanzate intendo sostanzialmente correzione di pitch e correzione di timing. Senza entrare nei dettagli tecnici, queste due correzioni semplificano enormemente la vita. La correzione di pitch è utilissima per il perfezionamento delle tracce vocali. Infatti, consente di rendere perfetta l'intonazione del cantante. Capita di avere delle buone tracce nelle quali però siamo stati calanti o eccedenti su una nota. Senza la correzione di pitch, non ci sarebbe molto da fare se non rifare tutta la take. Invece, con una correzione di pitch, possiamo far rientrare nei ranghi la nota sbagliata in maniera di fatto inudibile per l'ascoltatore. La correzione di timing è altrettanto importante, perchè permette di sincronizzare i passaggi riusciti non proprio alla perfezione. Con questo tipo di correzione possiamo spostare (abbastanza) a nostro piacimento le note che abbiamo suonato, portandole in sync. Attenzione: questo tipo di correzione in pratica non funziona con la chitarra distorta e in generale con i suoni complessi/compressi, perchè materialmente non è possibile definire i picchi di attacco delle note in maniera distinta. E' tuttavia utilissima per sistemare la batteria (se l'abbiamo registrata in multitraccia, altrimenti su un'unica traccia di batteria non possiamo fare niente) e il basso. Se siamo chitarristi particolarmente "sporchi" nell'esecuzione, consiglio l'uso della tecnica del reamping (di cui si darà conto fra poco) che consente anche l'applicazione della correzione di timing in maniera estensiva.
Ci tengo a ribadire che queste operazioni di correzione non possono fare i miracoli. Serve comunque una buona qualità di fondo. Tuttavia, permettono di risparmiare tempo e di ottenere un prodotto di qualità superiore partendo da un qualcosa di buono.
Volendo fare tre nomi di software molto diffusi: CuBase, Adobe Audition, ProTools.
Per risparmiare sul software, è possibile orientare l'acquisto della scheda audio verso prodotti che forniscano già il software.
Ricordo che l'utilizzo di programmi pirata è proibito dalla legge, per cui non posso fare altro che scoraggiarvi al loro uso.

Scheda audio: ovvero, l'apparecchio che trasformerà il segnale analogico in segnale digitale.
Cosa deve avere la scheda audio:
1) un buon numero di ingressi e di uscite. Il numero necessario lo dovremo aver stabilito già, ed è funzione di quante cose vogliamo registrare contemporaneamente. Tipicamente, se non registramo la batteria a casa nostra, un paio di ingressi microfonici (ovvero, preamplificati) con connettore misto XLR/Jack e un paio di ingressi di linea jack vanno benissimo. Deve avere poi un'uscita per le cuffie, e due uscite per i monitor. Se è prevista una terza uscita ausiliaria è cosa buona, ma non indispensabile. E' importante che gli ingressi microfonici abbiano la regolazione del volume indipendente, che ci sia la regolazione del volume per le cuffie e la regolazione del volume dei monitor.
2) un buon sistema di indicazione del livello in ingresso, in modo tale da regolare il volume per evitare il clip del segnale. Diffiderei di schede che hanno soltanto l'indicazione del clipping, perchè ci dicono solo che stiamo esagerando con il volume, ma non ci dicono quanto siamo vicini o lontani dal limite.
3) alimentazione phantom +48V per i microfoni a condensatore.
4) interfaccia FireWire, molto più veloce dell'USB. (Nota 2018. USB 3.0 è meglio di firewire, tecnologia morente)
A parer mio, non serve altro. Ci sono schede che fanno anche il caffè... che dire? valutate se vi servono davvero tutte le opzioni in più, e se sarete in grado di usarle. Come cifra, direi di stare sui 250 euro. A questo prezzo si portano a casa già dei prodotti che si difendono bene.

Preamplificatore per le voci: cercate di trovare almeno un centinaio di euro o poco più da investire in un piccolo preamp dedicato principalmente alla registrazione della voce (anche se, una volta che lo avete, potete usarlo dove più vi aggrada). E' vero, la scheda audio ha già i suoi preamplificatori e vanno in genere abbastanza bene. Ma un piccolo preamp valvolare, o un buon analogico, può davvero riuscire a valorizzare il timbro del vostro cantante e la dinamica dell'esecuzione. Può sembrare un surplus, ma non lo è. Fa davvero la differenza. Bastano modelli semplicissimi, con regolazione del volume e del gain, e un indicatore VU oppure a gruppi di LED che indichi chiaramente dove ci troviamo rispetto alla soglia di clip. Deve chiaramente avere l'alimentazione phantom +48V. E' buona cosa che abbia anche uno switch di attenuazione della dinamica, perchè spesso i microfoni a condensatore hanno escursioni particolarmente marcate. Evitate però prodotti troppo economici (non fatemi dire nomi...). Per spendere 50 euro, allora è meglio usare i preamp della scheda audio.
Inoltre, un buon preamp può essere molto utile per registrare il basso in presa diretta, senza passare dall'amplificatore. E' una cosa che può essere fatta se non usiamo l'ampli del basso per caratterizzare particolarmente il suono.

Microfono per le voci: tassativamente a condensatore. I dinamici, per quanto ottimi live, non vanno bene per registrare. Di solito non faccio nomi, ma qui mi sento di farlo: RODE NT-1. Ottimo microfono, e in più nel package vi vengono forniti due accessori utilissimi, per non dire indispensabili: il supporto anti-shock (annulla i rumori che possono essere trasmessi attraverso l'asta) e la retina anti-pop (annulla le forti onde di pressione che generiamo quando pronunciamo consonanti labiali, tipo la P e la B, che pregiudicherebbero la qualità della registrazione). Ovviamente, ci sono tante altre marche come AKG, Sennheiser, etc di qualità pari se non superiore. Però, per 200 euro tutto incluso....
Il microfono a condensatore, inoltre, va benissimo per registrare chitarre classiche e/o acustiche e nessuno ci vieta di sperimentare anche con altri strumenti, perfino la chitarra elettrica. Non mi affiderei però solo ad un microfono a condensatore per la chitarra elettrica, ma penserei all'acquisto di un microfono fatto apposta. Non è sempre detto che il microfono a condensatore catturi il suono nella maniera che vogliamo noi.

Microfono per le chitarre amplificate: ovvero, la chitarra elettrica. Ce ne sono tantissimi. Il più diffuso è lo Shure SM-57, ma non è una scelta obbligata. Ogni casa costruttrice ne produce di ottimi, a prezzi che stanno sotto i 100 euro. In genere questi microfoni, pensati per sopportare livelli di volume molto alti, sono poco sensibili e quindi vengono difficilmente utilizzati per altri scopi, se non eventualmente i pezzi della batteria (tipicamente il rullante).

Cuffie: lo strumento principe per l'ascolto delle tracce singole. Non siate tirchi. Indipendentemente dalla marca, spendente almeno una quarantina di euro. Se sentite male, anche il risultato finale non potrà essere altro che pessimo. Le buone cuffie hanno una resa lineare, per cui non enfatizzano nè tagliano le frequenze, e questo vi consente di lavorare in maniera indipendente dal mezzo di riproduzione. Inoltre, le cuffie servono per far sentire la base su cui suonare al musicista di turno, garantendo contestualmente un buon ascolto e il silenzio nell'ambiente di registrazione.

Monitor: i monitor entrano in gioco quando vogliamo ascoltare ad alto volume la resa del nostro lavoro, e sono molto utili per la costruzione dell'immagine stereo (cosa che in cuffia non si può fare). I buoni monitor costano tanto. Noi dovremo andare al risparmio. Almeno 350 euro per una coppia vanno però spesi, altrimenti rischiamo di avere in mano qualcosa che falsa il suono in modo significativo. Cercate di metterli lontani dagli angoli delle stanze, e in modo da avere la vostra postazione di lavoro esattamente nel baricentro dei percorsi sonori.


Altre unità non indispensabili:
Effettistica esterna: nel caso la abbiate già, potete pensare di usarla. Ovviamente, il mio consiglio è sempre quello di registrare la traccia più grezza possibile, ed aggiungere gli effetti solo in un secondo tempo. Così facendo, il risultato audio è lo stesso, solo che il suono lo potete fare con calma e non sarete vincolati a quello che avete fatto durante la registrazione. Tuttavia, i plugin spesso hanno risultati paragonabili se non migliori di quelli di un'effettistica di qualità media. Per cui, a meno che non possediate un processore Eventide da N migliaia di euro, credo sia più produttivo cercare di sfruttare al massimo i plugin. Il discorso è diverso se parliamo di effetti che influiscono fortemente sul suono (wah, phaser, compressori, qualsiasi cosa messa prima del distorto) o se parliamo di effetti dalla forte connotazione analogica (delay a nastro, alcuni tipi di chorus, etc.). Tuttavia, se si parla di effettistica di qualità standard nell'ambito di delay, riverberi, chorus, flanger, terrei in grossa considerazione i plugin.

Reamp box: macchinetta sconosciuta ai più, che può rivelarsi un'arma segreta notevole. Il reamper cosa fa? Prende un segnale a livello di linea e lo porta a livello di uscita dei pickup. In sostanza, permette di fare una cosa molto furba. Potete registrare, tramite DI box (o lo stesso preamplificatore della scheda audio, che di fatto è una DI box) il segnale grezzo della vostra chitarra, senza passare da alcun effetto o amplificatore. Quindi, potete riprodurre questo segnale grezzo con il reamper e mandarlo a tutta la catena di distorsione/effetti. Il vantaggio è che si divide la parte esecutiva dalla scelta del timbro. Ci si concentra su un'esecuzione pulita, e una volta che si ha quella si può cambiare e affinare il suono tutte le volte che si vuole, aumentare o diminuier la distorsione, aggiungere o togliere il wah. Senza il reamper questo non si potrebbe fare, perchè il segnale in uscita dalla scheda audio sarebbe troppo elevato per essere gestito dall'amplificatore, progettato per segnali più bassi.


Prossimamente, la preproduzione come mezzo per analizzare i pezzi e per imparare l'uso dell'attrezzatura.

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Bellissima guida!!!! con il mio gruppo stavamo proprio decidendo di buttar giù qualcosa quindi capita a fagiuolo XD ahhh una domanda, mi consiglieresti un paio di cuffie buone sui 40/50 € ?
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mzanatta ha scritto:Bellissima guida!!!! con il mio gruppo stavamo proprio decidendo di buttar giù qualcosa quindi capita a fagiuolo XD ahhh una domanda, mi consiglieresti un paio di cuffie buone sui 40/50 € ?
\nio ti consigliere le AKG non mi hanno mai dato problemi e il suono è molto cristallino
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26/giu/2011, 12:03

Oppure le Sennheiser per l'ottima resa.\n\nGuida eccellente Ian, aspettiamo il prossimo capitolo ;) \n\nSimone
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ben fatto...
...e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria fratello non temere che corro al mio dovere trionfi la giustizia proletaria...
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27/giu/2011, 15:19

le già citate AKG e Sennheiser per le cuffie sono ottime, ma non esauriscono il mercato. Anche altre marche fanno ottimi prodotti, anche se quelle due marche sono le più diffuse.
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05/feb/2012, 11:55

Domanda sui microfoni, più precisamente da chitarra acustica. Ho ricercato per il web e ho letto che i più usati sono quelli a diaframma piccolo (a condensatore ovviamente), spesso abbinati in coppia.\nSiccome non conosco troppo le marche, volevo chiedervi un parere a proposito dei Samson.\nHo trovato due offerte, nella prima una coppia di C02, nella seconda un C01+C02. Quest'ultima sinceramente mi solletica di più, anche perché acquistandone due avrei due C01 e due C02 con 20€ in più alla prima offerta. Sempre se questi Samson sono buoni :-P\n\nGrazie per le risposte,\nSimone
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05/feb/2012, 13:02

quei modelli specifici di samson purtroppo non li conosco.\n\nHo avuto solo un microfono dinamico della samson, per la voce, e il suo lavoro lo faceva piuttosto bene. Un filo più risonante sulle alte rispetto all'SM58. Però dubito che possa essere rappresentativo delle marche.
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18/mar/2012, 19:07

Ian carissimo, ti chiedo aiuto.\nMi hanno regalato qualche giorno fa Guitar Rig 5 e poco fa, pensavo di provare a registrare qualcosa con audacity, però non me lo fa partire.\nIo ho vista.\nAvevo pensato anche a farmi prestare cubase 5 da un amico per usare quello, però poi mi sono ricordato che non gira su vista.\nChe posso fare? Mi consigli un altro programma di registrazione che mi faccia registrare direttamente senza dover scaricare quintali di plugin e altre robette? \ntks in anticipo!
[b]LTD SC607 - LTD Mh1000fr Deluxe <3 --> Line6 pod X3 live / Randall RG100G3 [/b]\n\nVisitate il mio canale tutubo =D\n[color=#FF0000][b][url]http://www.youtube.com/user/DatevNoName[/url][/b][/color]
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