Buongiorno cari, una domanda per curiosare sul nostro passato "Chitarrofilo"\n\n1970: dopo lunghi pomeriggi in casa con mangiadischi e chitarre di plastica, mio padre mi fa provare il suo Precision aiutandomi ad imbracciarlo, poi nel '73, vinco "Dilettanti allo sbaraglio" cantando "Erba di casa mia" di Massimo Ranieri e come premio ricevo coppa, diploma e 50.000 Lire.\n\nMio papà parte per Milano, mi compra una chitarra classica (Maya) a 62.000 Lire ed inizio ad andare a lezione, esperienza negativa perché non mi divertivo tra solfeggi e qualche accordo, così iniziai a frequentare le panchine del parco dove c'erano ragazzi con mangianastri e altoparlante della macchina per ascoltare meglio il basso di Roger Glover, e di lì a poco eccomi con la prima chitarra elettrica, una EKO modello SG color armadio da stanza da letto, ma ero felice, con il Meazzi valvolare da 15 W reperito da mio padre iìn qualche sala prove.\n\n1980: Fender american stratocaste americana bianca con tastiera in palissandro,poi una marea di Fender fino ad oggi, con una Strato "Nozze di diamante" e una Baja \n\nHo sempe desiderato provare una 335, ma nessuno l'aveva, e a quei tempi c'erano solamente Strato bianche (Deep Purple) e Les Paul (Led Zeppeling).\n\nQuando avevo i soldi per comprarne una, mi sono arreso perché in carrozzina non riuscivo a suonarla.\n\nPazienza, sarà il morbo di Fullerton che fa di tutto perché non conosca altri marchi.\n\nDite la vostra, sono curioso.\n\nHo avuto una Hard Tail come questa\n\n

La cosa carina è che io ho sempre avuto una chitarra in casa perchè mia mamma strimpellava, e non mi è mai passato per la testa di suonarla almeno fino ai 15 anni (nonostante avessi studiato pianoforte classico per qualche anno... con scarsissimo profitto ).\n\nCooomunque, le chitarre che ho avuto sono ben indicate nella mia firma e non mi dilungo.\n\nDa "giovane" mi sono sempre piaciute le chitarre "puntute" e la soddisfazione me la sono tolta con una RR e la Dean ML.\nDiciamo che al momento non sbavo dietro a nessun modello particolare (fatta eccezione per la Ibanez JPM1 che è pur sempre un gioiellino estetico, secondo me).

Togliti lo sfizio e compra l'Ibanez dei tuoi desideri.\n\nFosse stata una villa al mare da un milione di euro ti avrei consigliato di guardare meglio, ma in questo caso le soddisfazioni bisogna togliersele, la vita è troppo breve per pazientare. IMHO

al momento mi sto svenando per l'osteopata e ho la fidanzata disoccupata... magari fra un po'

La mia prima chitarra fu una Storm da 120 eypo uguale, solo esteticamente, ad una Stratocaster nera. Avevo 15 anni ed iniziai la mia carriera di metallaro incazzato.\nSei mesi dopo, risparmiando all'inverosimile e grazie all'aiuto di mio papà, mi comprai un'Ibanez RG Prestige made in Japan che ho tutt'ora ma che probabilmente venderò.\nPoi è stata la volta di una Fender Stratacoustic nera da battaglia, della Dean Dixie Rebel che ho da un paio di anni e di un basso Spector.\n\nLe chitarre da sogno sono tante, prima fra tutte una Jackson Soloist USA. Ultimamente sto apprezzando le Fender e le PSR, quindi spero prima o poi di acquistarne una di livello eccelso.

come scritto di là:\nio inizierei in ordine cronologico, pure da quelle che ho avuto in passato e tenterò di essere breve..."tenterò"...\n\n- '91: prima chitarra, poche idee chiare (ovviamente), ma trovai una charvel charvette che mi ricordava le charvel di bruce kulick e non me la feci scappare: nera, japan, hss, Floyd, ben fatta e per me ce n'era fin troppo\n- anni di scazzo\n- '03: bc rich warlock bronze series! bella, nera, cinese, con spettacolare headstock dei giorni nostri rispetto quella che aveva blackie lawless, comoda e veloce, ma forse migliorabile il suond soprattutto con humbucker al ponte\n- '05 starsun Flying v: nera con battipenna bianco, costo e qualità basse ma sembrava quella di paul Stanley dei tempi andati, una figata\n- '09: venduto charvel e bc rich, preso Jackson rr3 (700 eurozzi), nera, japan, case figata, Seymour, hardwar nero, segnatasti delirio... Per sentirsi vinnie vincent\n- '12: Gibson classic custom nera! da paura!!! Poi venduta non trovando pearloid tuners per customizzarla a dovere\n- '12: ibanez ultra customizzata!\n- '13: Gibson les paul custom budokan! la chitarra di ace! non servono parole nemmeno qui...\n- '13: hamer vector: nera, made in indonesia, incollata, sembra di fascia e costi molto superiori rispetto i 270 euro... Non trovandosi quelle di paul, va bene questa, poi, forse, con il tempo farò customizzazione dal liutaio (binding, segnatasti, un dimarzio...)\n- '14: sto tentando di vendere rr e budokan per inutilizzo ma è una fatica immane...\n\naggiungerei che:\n- sbavo solo per la ibanez da 30 tasti, ma magari a parte la curiosità iniziale non mi darebbe chissà che soddisfazioni\n- non sempre in commercio si trova ciò che si sogna (vedi, ai tempi, che mo voglio venderla, la budokan nera e la hamer vector di paul)\n- ho iniziato a sentire metal a fine 86, poi qualche mese dopo vidi a genova, nella vetrina del negozio che stava all'altezza della chiesa di via s.lorenzo, vidi una "v" azzurra e mi dissi "e se suonassi la chitarra?"\n- la prima la comprai solo nel 91, che ai tempi non c'erano le entry level o internet per cui siti dove cercare dell'usato e/o occasioni, spendevo assai per le mie disponibilità e la prima che comprai fu comunque una chitarra non economica, ovvero una charvel; poi qualche lezione ma la cosa andava per le lunghe e ho deciso fare da solo (e ai tempi, di nuovo, ti basavi sul tuo orecchio, spartiti che trovavi e stop...! non c'era altro...)\n- per max: senza voler minimizzare i tuoi problemi "tecnici", ma chitarre dal body molto piccolo non ti sarebbero di aiuto? la mia ibanez, ad esempio, è un giocattolino e mi viene da pensare che altre dal peso analogo (steinberg, dean baby, ecc..) dovrebbero essere "ok"...

Fino a un annetto fa ho desiderato da matti una superstrat in stile anni '80, dato che amo quel periodo, ho comprato per l'appunto un'Ibanez RG prestige, ma non mi ci sono trovato molto bene, anche perchè il blues, nel frattempo, ha continuato a non lasciarmi mai.\nAl momento, sono abbastanza soddisfatto delle chitarre che possiedo, anche se ambisco sempre ad una PRS, o la custom 24 o la 408, bellissime entrambe.\nPerò, anche la stratocaster bianco panna, tipo quella di Jeff Beck o di Malmsteen per intenderci, è li da qualche parte nella mia testa e, ogni tanto, torna a tormentarmi.

io ho iniziato a 17 anni strimpellando su un vecchio basso anni 70 di mio zio che ancora possiedo e conservo con affetto. marca HB ,copia di un jazz bass fender...lavorando come imbianchino (sempre con mio zio bassista ) al primo stipendio comprai la mia prima chitarra elettrica,una roytek stratocaster e un ampli ibanez da 15w...non sapevo da dove iniziare ma piano piano ce l'ho fatta...poco dopo preso dall'entusiasmo del principiante trovai un'ottima offerta sull'amlpi, uno hughes & kettner metroverb da 50w,che pagai 150 euro usato (2007 circa) e fu un acquisto azzeccatissimo!!!!tutt'ora amo il suo suono!!!suonavo roba semplice tipo green day e blink 182 e per un 18enne può essere il massimo .....dopo qualche anno presi l'acustica e fu quella che mi fece fare passi da gigante a livello didattico!!! capii allora che la povera roytek era una merda di chitarra e decisi di prendere una chitarra di qualità,con ampi margini di miglioramento e senza spendere una fortuna...ecco quindi arrivati al 2012 con la pacifica 212vqm che customizzai un mese dopo l'acquisto!! adesso sogno una strato vera (con 3 coil) ma anche tante altre chitarre....ma purtroppo ci sono altre priorità in questo momento...starò con la sola pacifica per tanti anni ancora....

Questa mi tormenta da un po' (la 11)\nhttp://www.oliverguitars.it/wordpress/?p=541\nsapessi quante chitarre ho desiderato... o meglio quante fender xD Bianca, rossa o panna!

Sebbene abbia sempre amato la chitarra e provato ad imparare senza successo varie volte durante la mia gioventù, ho cominciato a studiare veramente e a suonare a 32 anni e quindi solo 5 anni fa.\n\nLa mia prima chitarra è stata l'acustica che ancora uso, ovvero una Ibanez AEL-40SE, per quello che l'ho pagata davvero un best buy.\n\n\n\n\n\nPoi ho deciso di prendere la mia prima elettrica e la scelta è ricaduta su una Fender Stratocaster standard messicana (colore placid blue e tastiera in acero) che non teneva mai l'accordatura e che aveva pickup e ponte pessimi. Ma mai pessimi come l'ampli Fender Super Champ che le abbinai... quello sì che era proprio un cadenazzo! Il distorto era orribile ed il clean fastidioso come come un gatto attaccato alle p.... \n\n\n\n\n\nLa messicana è durata pochi mesi e poi l'ho sostituita con la mia attuale Stratocaster American standard modello 2010 (colore blizzard pearl e con manico in palissandro) che è stato davvero un'altro ottimo acquisto. Chi dice che si paga molto la marca non ha mai provato questa chitarra...\n\n\n\n\n\nPoi fortunatamente mi chiama un tipo dicendo che vuole comprare il mio Champion però ha in più un roland micro cube. Facciamo la prova e lui mi libera del brocco lasciandomi un po' di soldi e questo piccolo scatolino che uso sempre per studiare.\n\nVisto che (purtroppo ) con il Micro Cube non si può andare a suonare fuori e nel frattempo suonavo già in un gruppo (un'anno e mezzo dopo aver preso in mano la chitarra) decido di prendermi un ampli serio. Tante prove di tante marche e poi scatta la scintilla e mi prendo la testata Brunetti XL-REVO LTD. 70 watt di valvole KT88, 3 canali midi, una bomba! \nPer spaccarmi la schiena al punto giusto decido di abbinargli una bella Brunetti Customwork 4x12" con due Celestion V30 e due Grenback accoppiati. Gran suono ma per portala in giro e caricarla in macchina vi lascio immaginare gli sforzi...\nIn seguito l'ho venduta per passare ad una Brunetti Customwork con due Celestion V30.\n\nPer una cifra piuttosto bassa mi compro poi una bellissima Ibanez RX-2550Z usata colore nero metallizzato. Da vedere era spettacolare ma non mi sono trovato per niente bene con la tastiera così larga e sopratutto il suono era pessimo, faceva solo un gran casino e basta, non c'era dinamica, definizione, botta, niente di niente. Tutti dicevano che erano i pickup ma no non mi andava di spendere 300 e passa euro per modificare una chitarra che avevo pagato poco di più e della quale poi non mi piaceva il manico. L'ho rivenduta quasi subito perdendoci molto poco. Praticamente era come una bellissima donna ma incapace a letto = INUTILE! \n\n\n\n\n\nIl mio sogno però è sempre stata la Les Paul... fin da bambino avevo il poster di Jimmy Page in camera (vicino a quelli di Clapton e Gilmour, in seguito si è aggiunto Kirk Hammet) e quella chitarra mi ha sempre fatto impazzire. Mi leggo di tutto su internet e guardo centinaia di video e mi faccio un'idea realizzabile (a rate naturalmente): una Gibson Custom 1958 plain top. Vado da Tomassone e provandola rimango perplesso... il suono e l'estetica ci sono ma quel manicone rotondo come il manico di un badile non mi piace proprio. Allora mi fanno provare la Custom con il manico slim e la tastiera in ebano e scatta l'amore. Il ruggito di un leone incazzato ma con un'ottima suonabilità! Difetti? E' troppo pesante e nera si sporca sempre subito.\n\n\n\n\n\nPer il futuro mi piacerebbe prendermi una Gibson ES-335 natural nuova ed una vecchia Stratocaster americana di colore bianco o panna con il manico in acero alla nitro come la Gilmour 001.\n\n\n\n\n\n

Quante belle signorine, e quante ne avete! Sono invidiosoooooooooooooo!!!!!!!!!!!!

Comprai una Behringer elettrica stile strato dopo essermi presentato in negozio senza sapere neanche quante corde avesse una chitarra.\nRicordo che chiesi al commesso di accordarmela e appena tornato a casa segnai con un pennarello indelebile le corde all'altezza del capotasto: se i segni neri si trovavano in corrispondenza di questo, la chitarra era accordata (nella mia fantasia!!).\nHo sempre smontato tutto ciò che possedevo, dai computer alle biciclette, e nella mia più completa ignoranza alla prima corda rotta (il Sol), credendo fosse un problema gravissimo, smontai completamente il ponte (ma perché?? boh). Una volta rimontato la portai al negozio per farla "riparare" e mi sentii un idiota! Bastava infilarla da dietro...\nAd ogni modo è stato solo l'inizio, perché mi ritrovai a svitare tutto lo svitabile e imparai molte cose da quei miei esperimenti \n\nDopo poco tempo sono passato ad una Squier Affinity Strat. Questa la consumai davvero, e arrivai a suonarci i generi più assurdi per una strato! La cambiai dopo poco più di un anno con una B.C.Rich ASM e scoprii gli humbucker, che meraviglia!! Soprattutto perché all'epoca suonavo esclusivamente technical death e black metal.\nSempre seguendo l'evoluzione dei miei gusti in musica, comprai un'acustica, Ibanez AEG10E e dopo un po' di tempo mia madre mi regalò una chitarra classica da studio spagnola, che tutt'ora uso con grandissimo piacere delle mie orecchie.\n\nMi innamorai di una PRS SE Custom 22 esposta in un negozio sperduto di zona, la provai e rimasi stregato, tant'è che mi costrinsero a posarla perché occupavo l'unico ampli per le prove Arrivato casa svuotai il porcellino e tornai al negozio lo stesso pomeriggio, riuscendo a comprarla in cambio di tutti i miei risparmi.\nMi sbarazzai della B.C.Rich perché non mi serviva più e, a malincuore, anche della Squier per questioni economiche.\n\nL'ultima arrivata è la Soapbar II con pickup P90, più che altro come sfizio, comprata pochi giorni prima dell'esame di maturità per potermi dire: "resisti ancora un po', che poi si suona tutta l'estate!" \n\n\nPer quanto riguarda le chitarre desiderate... la separazione dall'amata Squier è stata così brusca che l'idea di una Fender continua a girarmi nella testa... a volte...

In bocca al lupo per i tuoi studi, Maggot

Le mie chitarre le conoscete tutti, perchè ne ho già scritto in vari altri topic:\n\n

La mia prima chitarra elettrica è stata una Lag Imperator 66, simil LP che, decisamente, vale molto più dei 159€ che ho speso per averla \nPoi c'è stata la MusicMan Luke, dal costo di 1850€ circa (quanto l'ho pagata io non ve lo dico, che sennò mi venite a cercare armati di mazze chiodate )... sin dal primo momento, mi son chiesto se chi l'ha progettata non mi avesse letto nel pensiero... la Luke è esattamente la chitarra per me \n\nPoi ho avuto:\n- Una Fame Forum III (simil PRS, pagata circa 600€), che ho venduto dopo pochi mesi perchè proprio non riuscivo ad adattarmi al suo manico\n- Una Fender Telecaster messicana, che mi è stata prestata per un paio di mesi, e che ho odiato...\n- Una Lag Jet 500 (pagata 600€ circa), che sto cercando di vendere perchè ho scoperto in me un odio profondo per i pickup passivi (soprattutto se single coil)

\n\nCosa vorrei comprare? Beh, per ora mi servirebbe una 6 corde baritona, e stavo pensando ad una Schecter C-1 EX Baritone (ce n'è una in vendita su MM, e io da giorni mi tormento perchè non riesco a vendere la mia Lag, dalla quale devo ricavare i soldi per l'acquisto )\n\n\n\n\nInoltre, sono attratto dalla Gretsch White Falcon (che costa troppo, e tra l'altro non mi sarebbe di nessuna utilità):\n\n\n\nDalla PRS Custom 22 (che non esiste in versione mancina, e comunque ha i pickup passivi):\n\n\n\nDalla GNG Morgoth OW-6 (e non me ne frega niente se ha i pickup passivi... ma comunque costa troppo):\n\n\n\nE dalla Ibanez RGD-7UC (che però non esiste in versione mancina):\n\n

la mia storia chitarrofila inizia tanti anni fa... da piccolo, mi costruivo chitarre di cartone con degli elastici attaccati e mi sentivo un piccolo Kirk Hammett, poi se non erro nel 1992 mia madre finalmente mi regalò una Telecaster targata Epiphone con un piccolo ampli da 10 watt sempre targato Epiphone. Però volevo suonare metal (o almeno provarci) e quindi questa pseudo telecaster non era certo l'ideale, qualche anno dopo, se non erro nel 2000 comprai usata l'Ibanez serie S 540, stupenda, made in Japan, manico sottile, leggera, gran suono, insomma mi cambiò la vita!!!! Nel frattempo comprai pure un'acustica Ibanez di fascia media, non ricordo però il modello; poi qualche anno fa la voglia di prendere una nuova chitarra era tanta e dopo averne provate tante optai per una Music Man jp6 con piezo, stupenda, suono sublime e soprattutto un ponte che secondo me è il top del top, poi ultimamete ho preso una Sterling Petrucci perchè mi serviva una chitarra per tutti i giorni di buona fattura da bistrattare... Tutte queste chitarre sono ancora in mio possesso, non riesco a separarmene... Per ora sono soddisfatto, non prevedo nuovi acquisti a breve termine!

Mamma mia che infilata di gemme! !! \n\nBelli i racconti, scriverò un libro e con i guadagni comprerò. ..\n\nFine della prima puntata

spero di non essere o.t.:\ntutti noi abbiamo una certa g.a.s., ma nessuno di voi segue, razionalmente, il mio ragionamento del tipo: non riempirsi di chitarre (non dico una sola), per praticità, essere in mega confidenza con quelle poche, a maggior ragione nell'ottica della manutenzione (corde, tasti)...\n\npoi, se ne hai tante la manutenzione straordinaria (cambio tasti mi viene in mente in primis) la si fa a rotazione, ma le corde invecchiano e vanno cambiate anche se lo strumento si usa poco...

moncrete ha scritto:spero di non essere o.t.:\ntutti noi abbiamo una certa g.a.s., ma nessuno di voi segue, razionalmente, il mio ragionamento del tipo: non riempirsi di chitarre (non dico una sola), per praticità, essere in mega confidenza con quelle poche, a maggior ragione nell'ottica della manutenzione (corde, tasti)...\n\npoi, se ne hai tante la manutenzione straordinaria (cambio tasti mi viene in mente in primis) la si fa a rotazione, ma le corde invecchiano e vanno cambiate anche se lo strumento si usa poco...

\n\nAffermare che nessuno segua quel ragionamento mi sembra un po' presuntuoso: qui, tutti noi stiamo elencando le chitarre che compreremmo, e sono tantissime, ma se ci fai caso, abbiamo in media da una a tre chitarre ciascuno... quindi, non è detto che non siamo in grado di controllarci