Recensione "existence", Dei Dark Suns

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walter
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21/giu/2012, 20:25

Ok, parlerò anche io di un gruppo che meriterebbe moltissima attenzione: i Dark Suns. Loro sono tedeschi, ed "Existence" (pubblicato nel 2005) è il loro secondo LP (preceduto da "Swanlike", del 2002, e da un demo del 1998); il loro stile coniuga, ad un prog quasi standard, elementi ambient e doom che forniscono sfumature non di poco conto.\nL'album di cui andiamo a parlare vede pezzi di durata minima ("Zero", per esempio, dura 2:08 minuti) a pezzi relativamente lunghi ("One endless childish day", per esempio, dura 13 minuti).\nDalla traccia iniziale, "Zero", lenta e malinconica, si prosegue poi con dei momenti più "compressi" e aggressivi ("A slumbering portrait" e "The euphoric sense"), senza mai perdere comunque l'egregio filo conduttore rappresentato dalla bellissima voce di Niko Knappe unita ad una omnipresente malinconia di fondo;\nmalinconia che, unita ad un'idea che ricorda alla lontana i Candlemass, ritorna in auge con il turning point rappresentato da "Her and the elements";\nma è con la successiva, splendida, "Daydream" e il suo lento intro al piano, che la malinconia si fa avvolgente, richiamando quei momenti ovattati e lacrimogeni che i fan di Steven Wilson ben ricordano e associano a brani come "Belle du jour" o "Harmony Korine";\nsegue il momento più Toolico di tutto l'album, sia per struttura che per testi: "Anemone", caratterizzata da splendide armonizzazioni vocali e due chitarre mai banali, malinconiche in ogni arpeggio e ogni power chord;\nsegue "You, a phantom still": un'intro violinistico, lento, con in sottofondo voci incomprensibili (ricordate "Signs of life" dei Pink Floyd?), prepara al momento più evidentemente prog, che si ripete in alternanza ad un ritorno malinconico con arpeggi e voci "trascinate" (con qualche breve armonizzazione), con brevi sprazzi solistici della chitarra di Mike Knappe o di Torsten Wenzel, per terminare con un momento di notevole intensità "prog-istica";\nsegue poi "Gently bleeding", che onestamente all'inizio sembra fuori luogo, con il suo intro "pop-rock" a preludere a momenti che di effettivamente intenso hanno ben poco, caratterizzati da chitarre distorte relativamente veloci e una voce graffiante, ma niente paura, arriva il prode Thomas Bremer che, con la sua voce e le sue tastiere, prova a riportarci a momenti più congeniali alle atmosfere ottimamente create dai precedenti pezzi, pur non eliminando completamente quei pezzi più di inutile aggressività che di effettivo valore artistico;\nabbiamo poi "Abiding space", che ci si presenta con atmosfere da prog anni '70, onestamente azzeccatissime per tornare, dopo lo "shock" precedente, alle atmosfere malinconiche che tanto ho amato negli altri pezzi: tutto è più dilatato, con la batteria sotto a battere i passi della malinconia, cui prelude anche la voce delicata e quasi eterea di un fantastico Niko Knappe;\nsegue la cupa e soffocante "Patterns of oblivion", che si apre con un arpeggio da "lie naked on the floor" (che dci accompagna per tutto il brano), per poi lasciare il palco a chitarre distorte ma mai incazzate che poi nel finale si alternano alle tastiere e ad un growl quasi sussurrato, molto simile a quello tipico degli Skepticism, che ci accompagnano verso la fine dell'album: "One endless childish day", tredici minuti, introdotti dal piano, che portano lo spettatore, con ogni nota, anche nei momenti più incazzati, in una spirale di ricordi mai vissuti e disperazioni mai provate, facendolo restare ancorato alla sedia/poltrona/divano, senza possibilità nè volontà di alzarsi, ad ascoltare un pezzo mastodontico, bellissimo.\n\nRiassumento, ecco la tacklist:\nZero (2:09)\nA Slumbering Portrait (2:32)\nThe Euphoric Sense (5:54)\nHer And The Element (6:39)\nDaydream (4:40)\nAnemone (6:27)\nYou, A Phantom Still (11:17)\nGently Bleeding (7:19)\nAbiding Space (7:10)\nPatterns Of Oblivion (10:50)\nOne Endless Childish Day (12:59)\n\nQuali vi consiglio? Ascoltatelo tutto, se potete: non ve ne pentirete, se siete amanti del genere ;) Ve le metto pure in ordine:\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n
Music Man Luke LH\nIbanez RGIR27FE LH\nMichael Kelly Patriot Custom LH\nPeavey Vypyr\nVisual Sound Jekyll & Hyde\nTC Electronics Ditto X4\nCarl Martin Red Repeat\nDigitech Whammy DT\nNeunaber Seraphim Mono\nDolphin Sound Nettuno\nVox V847\nChase Bliss Spectre\nE-Bow Plus\n\nhttps://youtu.be/XdAtmB1ptFE
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sasix79
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21/giu/2012, 22:18

ho ascoltato degli estratti al volo e mi sembrano interessanti, me li ascolterò tutti e ti faccio sapere!
MusicMan JP6 full opt - Ibanez S 540 LTD'93 Custom Made - Sterling Jp100\nLine6 Pod Xt-Jim Dunlop Crybaby-Aria 2 Pro Compressor - Seymour Duncan Sfx01\nhttp://WWW.ALEXMARIANI.COM\nascolta il mio nuovo lavoro "Collage" \nhttp://www.alexmariani.com/collage/collage.html
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