Line6 STAGEScape M20d

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01/feb/2014, 18:31

Line6 è nota per le sue soluzioni innovative ed "anticonvenzionali" in un mondo tipicamente tradizionalista ed aggrappato alle propie certezze come quello dei chitarristi. Hanno scommesso (e vinto, con un gran successo) tutto sul digitale dove regnavano le valvole, su chitarre anticonvenzionali con modeling "propinate" a chi tendenzialmente agogna a collezionare pezzi originali, e solitamente "agé". Con l'M20D, il rischio che hanno corso è forse ancora più grosso: andare a toccare il mondo dell'impiantistica live; se c'è qualcuno ancor più attaccato alle proprie tradizioni dei chitarristi, questi sono certamente i tecnici del suono. \n\n\n\n\nL'M20D è un mixer decisamente poco convenzionale -- l'assenza di fader e "pan pots" è sufficiente a garantire la crisi isterica dei tecnici del suono più navigati, ma il razionale, e il modo d'impiego, del mixer è un altro. Il mixer è pensato per le band che si occupano autonomamente del proprio suono, e che quindi non hanno né il tempo, né il modo di curare i suoni da un punto di ascolto privilegiato, e con quell'unica attività. \n\nIl mixer è estremamente compatto e piuttosto leggero, ed ha 12 input combo (XLR/jack) e 4 jack, oltre ad un ingresso stereo ausiliario (pensato per la musica da cd o lettore mp3 durante le pause) per un totale di 20 canali in uno spazio molto ridotto. Non ci sono insert o out individuali per canale -- ci sono output per 4 spie indipendenti, i due main out, una uscita cuffie, 2 jack per controllo a pedale (non inclusi), uscita e ingresso USB, e lettore di SD card. Sul piano degli ingressi uscite, quindi, siamo veramente ai minimi termini, senza nemmeno i tradizionali RCA ("tape" in/out).\n\nL'assenza di connettività tuttavia è bilanciata dall'incredibile quantità di effettistica e controllo del flusso incorporata. Sui canali XLR si accede ad una catena di effetti che va dai controlli del preamp, equalizzatore completamente parametrico a 6 bande, compressore multibanda, gate, de-esser, feedback destroyer, oltre ai soliti effetti più "esotici" (male to female, per esempio, e via dicendo). La catena di effetti può essere controllata in 2 modi fondamentali: la modalità "intelligente", in cui i vari parametri possono essere settati interagendo con un'interfaccia touchscreen che permette di ottenere suoni piu' "chiusi" o "aperti", o con piu' o meno "punch", o con un piu' tradizionale controllo individuale dei parametri che farà inorridire meno i tecnici meno inesperti. Il touchscreen è resistivo a 7 pollici, con una risoluzione di 800x480: non aspettatevi la risposta pronta di un ipad, ma ad onor nel vero un touchscreen sensibile come uno capacitivo sarebbe fuori posto nelle rudi manovre di montaggio/smontaggio di un palco. \n\nTramite la porta USB è possibile collegare un dongle wifi usb (sono supportati pochissimi chipset e il dongle non è incluso, perciò controllate le specifiche!) e controllare il mixer remotamente tramite un ipad, cosa comune ai moderni mixer digitali, ed utile per configurare il suono da un punto di ascolto diverso rispetto a dove si trovi il mixer. Quando ad un ingresso combo si collega un jack, la catena degli effetti è inspiegabilmente ridotta; ad esempio, l'equalizzatore parametrico presenterà solamente 3 bande -- molto strano, visto che la capacità di processing è comunque disponibile se allo stesso ingresso si collega una spina XLR. Com'è ovvio per un mixer digitale, tutti i settaggi (le "scene") sono salvabili e richiamabili, sia come interi setup che come settaggi individuali di canale: quando azzeccate l'equalizzazione che va bene alla vostra cantante, potete salvarla e richiamarla per le future esibizioni. Il setup è rappresentato con un palco di materiale configurabile dove vengono poste icone che rappresentano i vari strumenti: carino a vedersi, meno utile di quanto non possa sembrare rispetto ad una visualizzazione a channel strip più convenzionale. \n\nLa qualità dei pre è buona: sono silenziosi ed è difficile mandarli in distorsione, la ricchezza della catena degli effetti poi è tale da poter correggere e mettere a punto i suoni in maniera buona se non ottimale quasi in ogni situazione. Alcune funzionalità del mixer denotano come sia stato pensato per i "musicisti" più che per i tecnici del suono: una caratteristica interessante è quella di poter suonare una 20ina di secondi durante il soundcheck, mandando in loop il registrato, mentre si sistemano con calma i suoni sulla base di quanto si sente, e il batterista torna alla sua birra dalla barista di turno. Naturalmente, un mixer "intelligente" non farà mai il lavoro di un tecnico del suono esperto: con questo mixer otterrete dei buoni suoni in pochissimo tempo e con poca esperienza, ma non ci sono scorciatoie per raggiungere un livello veramente professionale. E' interessante il fatto che il sistema di "quick edit", quello basato sulle percezioni (più chiaro/più scuro) possa essere usato per imparare, nella vista "deep edit" a impostare i parametri ad esempio di un equalizzatore o un compressore per ottenere il suono che stiamo sentendo. \nUna caratteristica non di secondo piano del mixer, e che in un certo senso ne giustifica il prezzo non proprio popolare, è il fatto che, come i mixer digitali più avanzati, l'M20D permette di registrare tutte le tracce separate (e pre-effetti) semplicemente su SD o su chiavetta USB -- se durante una performance vi portate una scheda SD sufficientemente capiente e fate partire la registrazione, avrete una registrazione molto pulita di ogni ingresso che potrete poi importare nel vostro DAW per miscelare e mettere a punto il vostro live. \nL'M20D non è certo il primo mixer con queste caratteristiche, e rispetto ad altri non ha vere funzionalità di DAW (consente solo la registrazione) ma è uno dei più semplici e meno "invasivi" da questo punto di vista. \n\nIn conclusione, l'M20D è una proposta decisamente poco convenzionale da parte di Line6, e decisamente orientata verso i musicisti che non hanno "sound engineers" al seguito -- è estremamente compatto e potente, ma potrebbe indispettire un tecnico del suono navigato, né più ne meno di quanto un simulatore digitale di amplificatore può indispettire un appassionato degli amplificatori tradizionali. Tuttavia può consentire un salto di qualità a tutti quelli per i quali occuparsi dei suoni è una necessità più che l'attività principale. \n\nLine6 SoundStage m20d è in vendita a circa 1700 euro su MusicalStrore2005\n\nAlessandro Tommasi\nhttp://www.bordero.it/
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