Lo sporco e il sudore sono eterni nemici di ogni chitarrista, in particolare per i (s)fortunati possessori di una chitarra con tastiera in palissandro. Alcune varietà di questo legno infatti possiedono pori larghi che accumulano il sudore in odiose e antiestetiche lineette bianche.\n\n
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\n\nDopo lunghe prove su varie sezioni della tastiera di alcuni dei metodi trovati per il web, ho trovato il mio (denominato "metodo casalingo dei patterns longitudi-rotatori"

) che si è rivelato più che efficace, o almeno per quello che volevo ottenere!\nIl mio consiglio è di utilizzare un pennello mediamente duro (io ho usato quello dell’Ikea a setole bianche trovato nel reparto bambini artisti/sporcaccioni) alternando movimenti longitudinali (ovvero nel senso delle venature del legno) a movimenti rotatori; strofinate con forza impugnandolo come se fosse un plettro, in modo da rendere le setole più dure e la presa più comoda (NDR:\nsi consiglia l'ascolto di technical/progressive death metal in modo da enfatizzare l'irregolarità dei movimenti

).\n\n
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\n\nPer i pori profondi il quale contenuto resiste a qualsiasi spazzolamento, con un ago da cucito "segnate" delicatamente le
lineette bianche; ripeto,
delicatamente, senza esercitare alcuna pressione, servirà a smuovere lo sporco ed aiutare le setole a rimuoverlo.\nUna volta ultimato il tutto consiglio di strofinare leggermente la tastiera con della lana d’acciaio 0000 (sempre nel senso delle venature) per togliere lo sporco che il pennello ha rimosso dai pori e spalmato sul legno, infine lucidate i fret e oliate la tastiera.\n\nIl risultato dovrà essere simile a questo:\n\n
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\n\nSperando di esservi stato d'aiuto,\nSimone\n\n...e lavatevi le mani prima di suonare, zozzoni!!
