ragazzi 2 domande...\nso improvissare utilizzando le scale pentatoniche mischiando un pò i box (molto discretamente) non sono jimi hendrix!!!non conosco altre scale.\nmi chiedevo quale fosse il passo successivo,per migliorare ancor più la tecnica,e no fermarmi alle solite cose??grazie! \npoi non riesco a spiegarmi una cosa..ho imparato i primi 3 pattern,le prime tre scale modali per intenderci..\nscusate davvero l'ignoranza che magari la sparerò grossa,ma quando vanno adoperati,non riesco davvero a improvvisare con sti pattern,a che servono<'grazie.\ne ancora una volta perdonate le bestemmie musicali teoriche, ma purtroppo nasciamo tutti ignoranti, e ho tanta voglia di imparare.

in effetti mescolare solo le pentatoniche ti consente poco...\nsei a un bivio,\no vai da un maestro (di quelli che hanno le idee chiare...)\nti fai un percorso da solo (più difficile ma stimolante)\n\nsul percorso da autodidatta partirei studiando gli assoli che mi piacciono di più (ti accorgerai che non vengono usate solo le pentatoniche) parallelamente ai giganti del blues e del rock (anche se non è il tuo genere!) anzi, userei proprio il blues come partenza...("blues you can use" di Ganapes è un buon libro con cd dove impari la sopravvivenza e oltre)\n\nle scale modali vanno abbinate agli accordi giusti...\nsei in una direzione più jazzistica... libri consigliati: \nAebersold (improvvisazione jazzistica) il "classico", il migliore! (difetto o pregio: non usa le intavolature) \ni volumi di Jazz Guitar di J.Fischer

con le scale minori praticamente puoi studiarti meta repertorio degli iron maiden

Premetto che quello che è stato detto è appropriato.\n\nPer espandere un po' le tue abitudini a suonare, anche con le pentatoniche, potresti forzarti ad utilizzare determinate note.\n\nMi spiego meglio. Consideriamo il classico giro blues in 12 battute (il re alla seconda battuta è opzionale):\n\nA7 - D7 - A7 - A7\nD7 - D7 - A7 - A7\nE7 - D7 - A7 - E7\n\nPuoi cominciare ad esempio imponendo che ad ogni cambio di accordo la prima nota che suonerai sarà la tonica di quell'accordo. Lo fai in tutte e 5 le posizioni della pentatonica.\nPoi imponi di utilizzare la quinta dell'accordo ad ogni cambio, e via dicendo (la quarta, la settima, etc etc).\nE' un buon modo per imparare i vari "caratteri" delle note e l'espressività del loro uso.\n\nIn questo modo impari bene ad espandere il tuo uso della pentatonica (parliamo di quella blues, cioè la pentatonica minore sulla tonica del primo accordo del giro). Tempo stimato per arrivare a questo punto: 2-3 settimane.\n\nUna volta che hai imparato ad utilizzare quella, puoi provare a passare alle altre tre pentatoniche maggiori del giro (La maggiore, re maggiore e mi maggiore) ricordando sempre la logica delle note di appoggio che hai imparato prima. La difficoltà sta nel fatto che qui non hai tutte le note "utili" che avevi sulla pentatonica blues, quindi devi stare molto più attento.\n\nInsomma, se hai capito come cambiare da un accordo all'altro sulla pentatonica, in linea di massima lo puoi fare con qualunque scala.

ci proverò anche se non ho capito bene cosa devo fare.\nallora ti chiedo devo fare un accordo e devo improvvisare con le scale blues utilizando come tonica la nota dell'accordo iniziale del giro.?\nprima imparo le scale blues?\nAllora scelgo la strada dell'autodidatta,non ho materialmente il tempo ad andare da un professore.\nmi potreste postare la diteggiatura degli accordi,dei giri blues,e i giri blues,che non so quali sono?\ndovro accordare la chitarra in modo da avere nella sesta e la prima corda la nota RE?

Il classico giro blues è quello che ho già messo nel post precedente. In rete trovi facilmente delle basi su cui improvvisare (e se non le trovi, mandami un mp che te ne mando una io).\n\nLa scala da utilizzare è la pentatonica minore di LA, o se preferisci la possiamo chiamare la pentatonica maggiore di DO. Questa scala ha 5 diteggiature fondamentali che trovi veramente dappertutto in rete.\n\nLa prima parte dell'esercizio è improvvisare melodie semplici in pentatonica sul giro blues imponendo che, ad ogni cambio di accordo, la prima nota sia sempre la tonica dell'accordo che sta suonando. Quindi, ogni volta che nel giro ci sarà l'accordo di La7, tu dovrai suonare il LA come nota. Poi potrai sviluppare la tua melodia, ma è importante "appoggiare" ciascun accordo alla sua tonica. Ad ogni giro cambi la diteggiatura della pentatonica (le diteggiature sono 5, per cui potrai fare 5 giri blues). Facendo così, devi per forza imparare la posizione delle note LA, RE e MI su tutta la tastiera ed è già un primo passo.\n\nIl secondo passo è provare a non appoggiarti più sulla tonica al cambio accordo, ma magari sulla quinta. Quindi sull'accordo di LA7 ti imponi di suonare sempre come prima nota un MI, sull'accordo di RE7 ti imponi di suonare il LA e sull'accordo di MI7 ti imponi di suonare come prima nota il SI (e già qui vedi che arricchisci la scala, perchè il SI non faceva parte della pentatonica).\n\nE via dicendo, la settima, la nona, la sesta, la quarta... spesso quello che uscirà non ti piacerà molto, perchè si tratta di scelte armoniche molto elementari e, soprattutto, tutti gli accordi andranno ad esprimere concetti molto simili perchè la logica dell'esercizio è proprio quella di suonare qualcosa che ti sei imposto prima.\n\nA che serve tutto ciò? a due cose principali: 1. ad imparare meglio la posizione delle note sulla tastiera e ad imparare meglio i gradi delle scale.\n2. a fare improvvisazioni ragionate, cioè a sapere prima di suonarla quale sarà l'effetto di una determinata nota... se aprirà il fraseggio oppure se creerà tensione, e via dicendo. Il fatto che ci si prefissi prima che note suonare durante l'esercizio ti abitua a sonorità che sono un po' meno immediate rispetto alle solite...ed è un bene, perchè altrimenti andremmo ad appoggiare solo su 2 note durante le session, trascurando le altre 5 ( e più).\n\n\nSolo successivamente, potrai abbinare questa tecnica alle altre scale...e allora capirai subito perchè magari prima non riuscivi ad applicare certe scale a certi accordi (spesso e volentieri perchè vai ad appoggiarti a note che non fanno parte della scala e che possono essere utilizzate solo di passaggio).

sei stato chiarissimo grazie...\npotresti mandarmi qualche base più lenta,quelle che ho trovato nel sito sono veloci per me e mi viene male afare sto esercizio.\np.s. solo una cosa,se io non so il nome delle nuote che suono,ma so cmq improvvisare con ste basi oscillando tra le pentatoniche,l'esercizio che mi dicevi lo svolgo bene?\nperchè a essere sncero con parecchie basi blues che ci sono su youtube riesco ad improvvisare bene con tutti i box,però non so il nome delle note.

Io ti consiglierei, anche con un piccolo sacrificio economico, di non fare l'autodidatta. Vai almeno per tre anni da un buon insegnante classico che ti porta ad un livello discreto e ti da la metodologia per poi poter andare avanti, se lo desideri, da solo. \nPoi puoi provarci, a camminare da solo. \nSe ti piace la chitarra elettrica nel frattempo puoi continuare a suonarla e integrarla tramite lo studio della classica.\nSe vai da un insegnante che combina le due chitarre nella sua didattica sarebbe ancora meglio. Ve ne sono!\n\nCiao

I nomi delle note, e le relative posizioni, purtroppo, vanno imparati... altrimenti l'unico risultato che ottieni è di mettere lì delle note a casaccio.\nAll'inizio girano anche bene, ma ti fermi veramente presto perchè senza un minimo di base puoi veramente utilizzare solo la scala pentatonica, e pure in modo limitativo.\n\nTutte le altre scale richiedono un minimo di teoria per essere applicate.\n\nQuanto alla velocità, con dei software audio puoi regolarla come preferisci... non so se media player lo lascia fare, ma sicuramente adobe audition sì.\n\nPS: comincia ad imparare le posizioni del LA su tutta la tastiera... un passo per volta, mica ti corre dietro nessuno ^^

Ian ha scritto:PS: comincia ad imparare le posizioni del LA su tutta la tastiera... un passo per volta, mica ti corre dietro nessuno ^^

\n\nVero! Chi ti corre dietro? Nella chitarra più fai le cose con calma e meglio riesci!

ok ragazzi,molte grazie..vi aggiornerò per ulteriori consigli,e sui progressi..alla prox.ciao.

Ian ha scritto:La scala da utilizzare è la pentatonica minore di LA, o se preferisci la possiamo chiamare la pentatonica maggiore di DO.

\nTi prego Ian non mi picchiare, ma da brava capra autodidatta questa non l'ho capita, me la spiegheresti? \nGrazie (non sto scherzando!) \n\nSimone

Molto semplicemente, la scala pentatonica minore di LA ha esattamente le stesse note della pentatonica maggiore di DO.\n\nOvvero: Do, Re, Mi, Sol, La.\n\nE se mi chiedi perchè su un accordo di LA7 maggiore si vada ad usare una pentatonica minore, ti rispondo come mi ha risposto il mio maestro: l'anima del blues sta tutta in questa ambiguità, altrimenti non sarebbe blues.

è stato davvero utilissimo sto esercizio,adesso con i 5 box della pentatoica,riconosco in tutte e cinque le posizioni della pentatonica le note LA,MI,RE...adesso viene la parte più difficile,ma voglio cimentarmi cmq...appena imparerò a memorizzare e riconoscere il suono delle altre note,come mi spiegavi tu,cioè suonando le terze corrispondenti alle toniche che suonavo ai cambi d'accordo...e poi le quinte e poi via dicendo...ti aggiornerò..e magari potrai darmi qualche altro consiglio sui passi successivi da affettuare,per costruire un minimo di tecnica della chitarra solista. \nP.S non capisco che intendi in questo passaggio:\n\n1)Una volta che hai imparato ad utilizzare quella, puoi provare a passare alle altre tre pentatoniche maggiori del giro (La maggiore, re maggiore e mi maggiore) ricordando sempre la logica delle note di appoggio che hai imparato prima. La difficoltà sta nel fatto che qui non hai tutte le note "utili" che avevi sulla pentatonica blues, quindi devi stare molto più attento.\n\n2)Insomma, se hai capito come cambiare da un accordo all'altro sulla pentatonica, in linea di massima lo puoi fare con qualunque scala.

aggiungo un percorso...divertente! (premesso che lo studio delle scale scale è fondamentale)\nprocurati un centinaio di assoli blues e imparali tutti (ci vuole meno di quanto si pensi)\na parte qualche esempio didattico è difficile trovare una sola scala in un brano\nnel 12bar blues già a partire da T-bone W. trovi in aggiunta alla pentatonica: la blue note, la sesta maggiore, la nona, la terza maggiore\ninoltre le "frasi" (licks) preferite di ogni autore. \ntranqui che dopo un centinaio di soli sai improvvisare le 12 bar e puoi passare senza problemi al genere che preferisci\n\nlibri di riferimento mp3 & tabs ("Blues you can use" by Ganapes e "Progressive Blues Guitar Solos" by Peter Gelling, ad esempio)\nma ce ne sono a bizzeffe...questi li ho provati e sono validi \nanche i video di Aledort

mi piace anche questo consiglioooo.ma dove è finito ian

adesso riesco a riconoscere le note e muovermi anche con le scale di LA,RE,MI anche se ammetto che qualche nota spesso non ci azzecca un cavolo..ora cosa potrei fare le note la re e mi riesco a riconoscerle nella tastiera,qual é il successivo passo?...comincio a imparare alcuni degli assoli blues più noti?grazie a tutti..salve..

sei al punto che ti servono delle frasi...\nscale e arpeggi sono il materiale ordinato secondo logica orizzontale e verticale,\nottimo per la tecnica e per conoscere/assimilare...ma per suonare non basta...\nla musica è proprio come un linguaggio, oltre alla grammatica ci vuole la pratica per situazioni e contesti diversi.\nil percorso pratico che ti consiglio è quello della mia risposta precedente...\nnon è l'unico possibile (però funziona!)