Ciao a tutti vorrei proporvi una piccola considerazione sulla tecnica del bending: \ncome sappiamo tale tecnica fa parte dei "fondamentali" di un chitarrista ,soprattutto elettrico..spesso però, ascoltando giovani musicisti qua e là mi sono reso conto di come questo sia in effetti un po' trascurato nello studio dello strumento..bending freddi, poco incisivi e molto molto molto spesso stonati mi hanno fatto dedurre che l'attenzione verso questi è inferiore rispetto ad altre tecniche meno "basic" ..spesso è come se si volesse "alzare" la nota ma senza una meta senza una nota da raggiungere ma semplicemente tirando la corda più che si può..il problema vero di presenta però quando a essere imprecisi sono chitarristi professionisti..e allora mi domando e vi domando: chi sono per voi i musicisti che con un bending riescono a scuotervi gli organi interni? Per me la risposta è semplice: David Giulmour è un po' il modello da seguire, ma vi vorrei proporre un chitarrista conosciuto al grande pubblico per la militanza nei megadeth ossia Marty Friedman , un chitarrista che ha fatto del bending e di tutte le sue varianti uno stile ( consiglio l'album Scenes per capire di che parlo) nonchè capace di un tocco molto molto personale ..ma questa è un' altra storia..detto ciò: come affrontate lo studio di partiture con bending complessi? chi per voi è il modello da seguire?

friedman ha, obiettivamente, una tecnica di bending molto bella.\nLa si può apprezzare già nella prima nota del solo di Tornado of Souls. Effettua, in rapidissima successione, un pre-bend di 1/4 o 1/2 tono, rilascio, e bend vero e proprio piuttosto lento. Così facendo crea un effetto di "movimento" molto fluido, di resa molto maggiore del semplice bending diretto.\n\nGilmour, vabbè, celebre per le successioni di bendign senza plettrata, fino ai due toni (come in Another brick etc).\n\nMi piace, bontà sua, come Knopfler riesca a fare un vibrato così veloce e profondo durante i bending... ci provo e riprovo ma non mi viene mai così incisivo.\n\n\nAd ogni modo, apprezzo molto, in genere, i chitarristi che sanno dosare il bending in termini di velocità di transizione. Molti chitarristi lo eseguono sempre veloce, o sempre lento, senza pensare bene a quel che fanno. Tuttavia, il tutto dovrebbe dipendere dalle note di transizione.\nPersonalmente, se sto passando dalla quarta alla quinta di una scala (e quindi passo attraverso la quinta diminuita, nota blues), il bend lo tiro quasi sempre lentamente per enfatizzare. Se sto invece passando attraverso note meno incisive, meglio glissare e andar veloce.\nAh, quando posso preferisco i bend da 1/2 tono piuttosto di quelli full.

friedman è sicuramente un maestro..già in esp dei cacophony faceva cose fantastiche. E poi il maestro...yngwie malmsteen. I suoi bending in combinazione con il suo vibrato sono letali

Ian ha scritto:friedman ha, obiettivamente, una tecnica di bending molto bella.\nLa si può apprezzare già nella prima nota del solo di Tornado of Souls. Effettua, in rapidissima successione, un pre-bend di 1/4 o 1/2 tono, rilascio, e bend vero e proprio piuttosto lento. Così facendo crea un effetto di "movimento" molto fluido, di resa molto maggiore del semplice bending diretto.\n\nGilmour, vabbè, celebre per le successioni di bendign senza plettrata, fino ai due toni (come in Another brick etc).\n\nMi piace, bontà sua, come Knopfler riesca a fare un vibrato così veloce e profondo durante i bending... ci provo e riprovo ma non mi viene mai così incisivo.\n\n\nAd ogni modo, apprezzo molto, in genere, i chitarristi che sanno dosare il bending in termini di velocità di transizione. Molti chitarristi lo eseguono sempre veloce, o sempre lento, senza pensare bene a quel che fanno. Tuttavia, il tutto dovrebbe dipendere dalle note di transizione.\nPersonalmente, se sto passando dalla quarta alla quinta di una scala (e quindi passo attraverso la quinta diminuita, nota blues), il bend lo tiro quasi sempre lentamente per enfatizzare. Se sto invece passando attraverso note meno incisive, meglio glissare e andar veloce.\nAh, quando posso preferisco i bend da 1/2 tono piuttosto di quelli full.

\nKnopfler è mancino ma suona la chitarra da destrimano E' questo che gli permette di farlo.\nComunque ho sentito il solo di tornado of soul che non sentivo da almeno un anno, e hai ragione Ian, rende proprio bene quel mini bending seguito dal vero bending.\nComunque secondo me i modelli da seguire sono Malmsteen e Gilmour

Knopfler è davvero un maestro in queste situazioni ( e in tutte le altre ) Malmsteen devo dire che non mi fa impazzire, per quanto riguarda Friedman i mini-pre-bending sono una sua cifra stilistica molto marcata e devo dire che mi ha influenzato moltissimo in ciò, tra l'altro in una clinic a Milano di qualche tempo fà, spiegando la sua strana impostazione della mano destra,parlava di come usasse aiutarsi con l'anulare in determinati momenti per dare corpo ai bending appunto e per enfatizzare i vibrato!

Sarebbe da vedere questa tecnica!\nNon so come ma ho dimenticato di aggiungere Stevie Ray Vaughan... bending e vibrati potentissimi su corde spessissime, roba da far sanguinare i polpastrelli