Tecnica Per Fare Gli Assoli
Salve a tutti.\nInnanzitutto, mi scuso se sto postando un argomento già battuto...\nPremesso che sono un "chitarrista" (lo scrivo tra virgolette perché mi rendo conto che usare questo termine per me è un vero e proprio abuso) autodidatta che, tuttavia, ha dei rudimenti di teoria musicale per aver studiato due anni pianoforte, volevo sapere quali sono i passi da seguire per arrivare a fare un assolo.\n\nSe può essere d'aiuto, posso dire di aver studiato da solo le scale sue due ottave e quelle pentatoniche.\n\nRingrazio in anticipo tutti per i consigli.\n\n
[b]"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi".\n\nAlbert Einstein[/b]
per me è è stato fondamentale imparare a plettrare, quindi la plettrata alternata, ovvero plettare ogni nota singola alternando il movimento del plettro (su e giù),quindi applicare questa tecnica sulle scale con tanto di metronomo, prima a velocità basse, poi man mano che l'esecuzione viene bene aumentare la velocità... questo diciamo è la base però almeno per meè stato fondamentale per il mio percorso...
MusicMan JP6 full opt - Ibanez S 540 LTD'93 Custom Made - Sterling Jp100\nLine6 Pod Xt-Jim Dunlop Crybaby-Aria 2 Pro Compressor - Seymour Duncan Sfx01\nhttp://WWW.ALEXMARIANI.COM\nascolta il mio nuovo lavoro "Collage" \nhttp://www.alexmariani.com/collage/collage.html
\n\nOk, fino a lì ci sono.....quale sarebbe il passo immediatamente successivo?sasix79 ha scritto:per me è è stato fondamentale imparare a plettrare, quindi la plettrata alternata, ovvero plettare ogni nota singola alternando il movimento del plettro (su e giù),quindi applicare questa tecnica sulle scale con tanto di metronomo, prima a velocità basse, poi man mano che l'esecuzione viene bene aumentare la velocità... questo diciamo è la base però almeno per meè stato fondamentale per il mio percorso...
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Dipende da cosa vuoi fare.. se vuoi inventarli che siano tuoi fatti un blues in 12 battute nella tonalità che preferisci e incomincia ad improvvisarci sopra idee su idee, presto ti verranno fuori dei lick .. delle piccole frasi melodico/ritmiche, se poi un giorno ti rendi conto di essere stanco del blues perché la struttura I-VI-V ti va stretta allora prova a fare lo stesso con altre soluzioni armoniche.
Blackmore é Dio, gli altri stanno alla destra del padre, Jeff Beck a parte...
\n\nNo, no: non pretendo di arrivare a tanto...! Mi accontento di (tentare di) riprodurre assoli fatti da altri, tipo quelli (superbi) fatti da quel signore che tu menzioni nella tua firma...! \nMi piacerebbe capire come si costruisce un assolo in modo da avere meno difficoltà possibili quando cerco di rieseguirli: tutto qui!\nCiò che vorrei sapere è quali sono i passi da fare per arrivare a dire "adesso so fare un assolo"!!\nOvvero - riformulo la domanda in un altro modo - quando siete andati a lezione di chitarra, quali sono le tappe che vi ha fatto fare il vostro insegnante? \n\nGrazie ancora.Menestrello ha scritto:Dipende da cosa vuoi fare.. se vuoi inventarli che siano tuoi fatti un blues in 12 battute nella tonalità che preferisci e incomincia ad improvvisarci sopra idee su idee, presto ti verranno fuori dei lick .. delle piccole frasi melodico/ritmiche, se poi un giorno ti rendi conto di essere stanco del blues perché la struttura I-VI-V ti va stretta allora prova a fare lo stesso con altre soluzioni armoniche.
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\nMolti anni fa andavo a lezione da un Jazzista professionista e una di quelle tappe é proprio quella che ti ho elencato.\nTerzine e quartine sulle scale, normali e rovesciate, poi c'era il 2-5-1 sugli arpeggi, per questo mi faceva fare Tune-up di Miles Davis brano basato appunto su un 2-5-1 che gira su 3 centri tonali.\n\nAltrimenti puoi fare nella maniera tipica degli anni '70: metti su il disco e provi a rifarlo ad orecchio andandoci dietro, però per sciogliere le dita e imparare o capire certi meccanismi é necessario fare quelle cose che ti ho elencato e piano piano ti studi qualche pezzo, parti con cose semplici tipo Samba pa-ti... e poi vai avantialter ego ha scritto:Ovvero - riformulo la domanda in un altro modo - quando siete andati a lezione di chitarra, quali sono le tappe che vi ha fatto fare il vostro insegnante? Grazie ancora.
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Ti consiglio di comprare il testo Speed Mechanics for Lead Guitar, di Troy Stetina. E' molto ben fatto.\n\nAlcune note che forse sul testo non sono rimarcate con abbastanza forza secondo me.\n\n1. tieni l'asse principale del plettro in posizione perpendicolare alle corde. Un errore tipico è quello di inclinare il plettro. Questo rende più comoda la plettrata verso il basso ma ti fa inciampare ogni volta che torni verso l'alto. Su quanto ruotare il plettro, è una cosa personale. Eviterei di tenerlo piatto sulle corde, io lo oriento più o meno a 30 gradi ma non è una regola fissa.\n\n2. in genere, una plettrata più veloce e precisa la ottieni plettrando nello spazio compreso fra il pickup al ponte e quello centrale. Se non hai il pickup centrale, comunque, non andare oltre la metà dello spazio fra i due pickup.\n\n3. a meno che tu non voglia emulare i mandolinisti o i suonatori di banjo, il movimento del plettro è di POLSO e non di avambraccio. La mano dovrebbe appoggiare sulla chitarra solo in un punto, che farà da fulcro del movimento. Cerca di evitare di appoggiare le dita sul body (può sembrare più comodo, ma alla lunga ti rallenta). Il mio consiglio è quello di appoggiarti sull'ultima selletta del ponte con l'incavo del palmo della mano (guarda l'impostazione di Paul GIlbert... non dico di copiarlo, ma ti permette di capire bene cosa intendo).\n\nDirei che con una buona e precisa impostazione della mano destra sei già a metà dell'opera. Lavora tantissimo a metronomo (www.metronomeonline.com). Mi raccomando di rispettare alla lettera direzioni delle plettrate e diteggiature del metodo, anche se all'inizio possono sembrare assurde.
Overload Guitars Themis
Overloud TH-U
Chitarre che ho avuto: Gibson LP Studio 2002 % MusicMan Axis SS % Vigier Excalibur Original % Fender Malmsteen, Strat Am.St. 1991 e 2006, Classic Pl. 60 e T-Bucket 400CE % Dean ML USA % Ibanez RGT3020, A300E-VV e SIX70FDBG % Jackson RX10D % Yamaha Pacifica 112 e 821 % Takamine P1DC
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\n\nScusa Ian, ma a te non risulta scomodo, avendo un ponte Floyd, plettrare vicino al pickup al ponte?A me danno un terribile fastidio i fine tuners, infatti suono direttamente sopra il pickup centraleIan ha scritto:\n2. in genere, una plettrata più veloce e precisa la ottieni plettrando nello spazio compreso fra il pickup al ponte e quello centrale. Se non hai il pickup centrale, comunque, non andare oltre la metà dello spazio fra i due pickup.\n
"Don't tell me the sky is the limit when there are footsteps on the moon"
Lettura consigliata: Netiquette
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\n\nDa quello che ho potuto capire dalla descrizione, questo libro sarebbe consigliato a chi ha già una certa padronanza della tecnica e cerca una maggiore velocità: non credo quindi - ma correggetemi se sbaglio - che faccia al caso mio!\n\nVoglio dire: non credo che, dal punto di vista delle cognizioni necessarie, possa fermarmi alle sole scale pentatoniche...! Sicuri che non c'è dell'altro da sapere prima di passare alla velocità?Ian ha scritto:Ti consiglio di comprare il testo Speed Mechanics for Lead Guitar, di Troy Stetina. E' molto ben fatto.\n\n
[b]"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi".\n\nAlbert Einstein[/b]
sempre di Troy Stetina, ci sono un paio di volumi di introduzione sulla chitarra solistica. Ti consiglio i suoi testi perchè sono fatti molto bene e costano molto poco, gli esercizio sono svolti lenti e veloci, per farti capire come suonare la cosa e come deve essere alla fine il risultato complessivo.\nOvviamente, noi non possiamo fare altro che scoraggiare pratiche illegali tipo scaricare i libri e/o gli mp3, ben sapendo che non possiamo mica impedirle \n\n\nIn risposta a non ricordo chi... sì, con il floyd in effetti tendo anche io ad avere una posizione un po' più avanzata. Dipende molto anche da scala della chitarra, dimensioni della mano, posizione dei pickup... comunque, più si sta vicini al ponte e più veloce è la plettrata (per il semplice motivo che la corda ha meno escursione), però più si sta vicini al ponte e peggiore è il suono (diventa acido e impersonale). Per cui, bisogna trovare il giusto compromesso... ed è una cosa personale.
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\n\nA me! Ok, adesso ci capiamoIan ha scritto:\nIn risposta a non ricordo chi... sì, con il floyd in effetti tendo anche io ad avere una posizione un po' più avanzata. Dipende molto anche da scala della chitarra, dimensioni della mano, posizione dei pickup... comunque, più si sta vicini al ponte e più veloce è la plettrata (per il semplice motivo che la corda ha meno escursione), però più si sta vicini al ponte e peggiore è il suono (diventa acido e impersonale). Per cui, bisogna trovare il giusto compromesso... ed è una cosa personale.
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\n\nOk, grazie: puoi indicarmi un link dove posso visionare i contenuti?Ian ha scritto:sempre di Troy Stetina, ci sono un paio di volumi di introduzione sulla chitarra solistica. Ti consiglio i suoi testi perchè sono fatti molto bene e costano molto poco, gli esercizio sono svolti lenti e veloci, per farti capire come suonare la cosa e come deve essere alla fine il risultato complessivo.\n
[b]"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi".\n\nAlbert Einstein[/b]