6corde

Premetto che di come si fa un assolo so poco....Cioe so che si deve usare delle scale...e bisogno a rispettare la tonalita...se la canzone inizia in Do fai una pentatonica di Do....La mia domanda è, Durante la costruzione posso variare la scala rimanendo sempre nella stessa tonalità? cioe per esempio..Tonalita=DO....Inizio con una pentatonica di Do...Passo a una Lidia E finisco con una misolidia?? ( scusate se ho sparato stronzate assurde ma sono un po gnorri) Si puo fare una roba simile?? Perche anche da quanto vede negli assoli dei metallica sono quasi sempre pentatoniche...o almeno mi sembra cosi...Grazie 100 x 10

Metalsimo ha scritto:Premetto che di come si fa un assolo so poco....Cioe so che si deve usare delle scale...e bisogno a rispettare la tonalita...se la canzone inizia in Do fai una pentatonica di Do....La mia domanda è, Durante la costruzione posso variare la scala rimanendo sempre nella stessa tonalità? cioe per esempio..Tonalita=DO....Inizio con una pentatonica di Do...Passo a una Lidia E finisco con una misolidia?? ( scusate se ho sparato stronzate assurde ma sono un po gnorri) Si puo fare una roba simile?? Perche anche da quanto vede negli assoli dei metallica sono quasi sempre pentatoniche...o almeno mi sembra cosi...Grazie 100 x 10

\n\nSicuramente non sono la persona più esperta in questo ambito anzi... però ti dico che le pentatoniche sono semplicemente più usate e quindi puoi usare qualsiasi scala tu voglia purchè sia nella tonalità giusta.\nDopodichè non vorrei dire qualche boiata ma credo che puoi anche variare tonalità con cognizione di causa...

in che senso con cognizione di causa'?

Nel senso che ci sono delle regole precise per cui magari se stai suonando in Do magari nel senso che puoi anche improvvisare sulla scala di MI (è un esempio fatto a casa magari sto dicendo pure una gran cavolata xD) perchè il Mi è una nota della triade di Do... In ogni caso un mio maestro mi aveva detto che uno può anche fare una nota "stonata" nel senso che magari nella scala il Sib non ci sta in tonalità di Do purchè lo giustifichi...\nIn somma vuol dire che un conto è far le cose a caso un conto è farlo con consapevolezza...\n(Mi verrebbero degli esempi in matematica ma non sono granchè per far capire meglio xD)

Ahhh OkOK (:

Se suoni in tonalità di do puoi usare la pentatonica(maggiore), la scala maggiore,o gli arpeggi di triade, che in poche parole comprendono solamente la tonica,la terza e la quinta.\n(Queste scale puoi spostarle in tutta la tastiera). Per fare un lavoro più raffinato invece, puoi suonare la scala di ogni accordo ogni volta che esso cambia,per esempio se in una progressione hai Do,MImin,FA e SOL7, quando c'è il do suoni sulla scala di Do ecc.

Ahhhh okk ho capito (: grazie genten

De nada!

Fire Thrilled ha scritto:Per fare un lavoro più raffinato invece, puoi suonare la scala di ogni accordo ogni volta che esso cambia,per esempio se in una progressione hai Do,MImin,FA e SOL7, quando c'è il do suoni sulla scala di Do ecc.

\n(Intervengo per un mio quesito)\nIn pratica, tu sostieni che se, per esempio, la ritmica sotto è di accordi di Do Maggiore, sarebbe "raffinata" una parte basata sulla scala maggiore di Do?

walter ha scritto:

Fire Thrilled ha scritto:Per fare un lavoro più raffinato invece, puoi suonare la scala di ogni accordo ogni volta che esso cambia,per esempio se in una progressione hai Do,MImin,FA e SOL7, quando c'è il do suoni sulla scala di Do ecc.

\n(Intervengo per un mio quesito)\nIn pratica, tu sostieni che se, per esempio, la ritmica sotto è di accordi di Do Maggiore, sarebbe "raffinata" una parte basata sulla scala maggiore di Do?

\n\nIo credo intendesse dire che se vuoi fare un lavoro certosino puoi cambiare scala ogni qual volta cambia l'accordo di sottofondo esempio: sol Mag = scala di Sol Mag; sib maggiore = scala di sib maggiore e così via...

io non ho mai avuto dubbi al riguardo... ho sempre pensato che si dovesse cambiare scala possibilmente ogni accordo magari con le pentatoniche al posto delle scale maggiori

Beh non sei obbligato... fondamentalmente puoi semplicemente tenere la tonalità ma puoi anche spaziare con tutte le scale che "ci stanno bene" con la tonalità del brano

scusate... ma questa cosa di cambiare scala quando cambia l'accordo è una follia.\n\nProvate per credere, non funziona...

Ian ha scritto:scusate... ma questa cosa di cambiare scala quando cambia l'accordo è una follia.\n\nProvate per credere, non funziona...

\n\nE' una follia nel senso che ci perdi la testa o nel senso che è una gran cavolata perchè ci sta male e punto?

la questione del diventare scemo dipende da quanto si conoscono le scale, ma il problema di fondo è che si frammenta il pezzo se ce lo si impone.\nPuò essere un esercizio molto interessante, ma poi ci si rende conto che le note che fanno "filare" il brano sono quelle che in genere appartengono alla scala della tonalità di riferimento del brano.\n\nCerto, per ottenere effetti "speciali" si può forzare il senso di tonalità, ma si ottiene in pratica una modulazione. Se siamo agli inizi, lasciamo perdere i numeri che fanno i chitarristi fusion o progressive e ragioniamo con più attenzione sulle cose semplici.\n\nE' evidente che in un passaggio DO - SOL, per esempio, dobbiamo stare molto attenti alla nota FA, che è la quarta della scala di DO e non è nemmeno presente nella scala di SOL (in modo ionico). Ci potremo passare rapidamente, ma se ci appoggiamo sul FA il suono sarà abbastanza osceno.\nEd è per questo che la pentatonica di DO maggiore contiene solo DO, RE, MI, SOL, LA... ma non FA e SI.\nLa pentatonica di SOL maggiore invece contiene SOL-LA-SI-RE-MI....\n\nle mettiamo assieme e... ops... DO-RE-MI-SOL-LA SI .... sia scala di DO che scala di SOL, mancano giusto le note che definiscono se stiamo parlando di DO o SOL.\n\nPer cui possiamo scegliere se suonare in DO maggiore, usando il FA, oppure il SOL maggiore, usando il FA#.\n\nPrendiamo un qualunque giro di accordi (evitiamoci complicazioni andando a fare tutte le specificazioni che sarebbero necessarie), facciamo due ragionamenti sulle note associate alle scale, e poi possiamo decidere quali scale vanno bene e quali no

Ian ha scritto:la questione del diventare scemo dipende da quanto si conoscono le scale, ma il problema di fondo è che si frammenta il pezzo se ce lo si impone.\nPuò essere un esercizio molto interessante, ma poi ci si rende conto che le note che fanno "filare" il brano sono quelle che in genere appartengono alla scala della tonalità di riferimento del brano.\n\nCerto, per ottenere effetti "speciali" si può forzare il senso di tonalità, ma si ottiene in pratica una modulazione. Se siamo agli inizi, lasciamo perdere i numeri che fanno i chitarristi fusion o progressive e ragioniamo con più attenzione sulle cose semplici.\n\nE' evidente che in un passaggio DO - SOL, per esempio, dobbiamo stare molto attenti alla nota FA, che è la quarta della scala di DO e non è nemmeno presente nella scala di SOL (in modo ionico). Ci potremo passare rapidamente, ma se ci appoggiamo sul FA il suono sarà abbastanza osceno.\nEd è per questo che la pentatonica di DO maggiore contiene solo DO, RE, MI, SOL, LA... ma non FA e SI.\nLa pentatonica di SOL maggiore invece contiene SOL-LA-SI-RE-MI....\n\nle mettiamo assieme e... ops... DO-RE-MI-SOL-LA SI .... sia scala di DO che scala di SOL, mancano giusto le note che definiscono se stiamo parlando di DO o SOL.\n\nPer cui possiamo scegliere se suonare in DO maggiore, usando il FA, oppure il SOL maggiore, usando il FA#.\n\nPrendiamo un qualunque giro di accordi (evitiamoci complicazioni andando a fare tutte le specificazioni che sarebbero necessarie), facciamo due ragionamenti sulle note associate alle scale, e poi possiamo decidere quali scale vanno bene e quali no

\n\nGrazie mille per la spiegazione, ci voleva qualcuno che ne sapesse un po' di più. A questo punto ne approfitto per chiederti come mi conviene lavorare per "imparare" ad improvvisare, qualcosina la so fare ma da questo punto di vista pecco decisamente. Quindi per capire cosa posso suonare in un certo brano su cosa devo basarmi? O metti caso che voglia esercitarmi sul giro di Mib?

guarda, pure io sono un pessimo improvvisatore . \nPoi adesso sono in stop per via di una tendinite che non passa, per cui quando riprenderò sarò di nuovo a livello zero. \n\n\nComunque, il mio maestro ha cercato di farmi entrare in testa un metodo che in effetti funziona, se solo mi decidessi ad applicarlo di più.\n\nComincia scegliendo un giro di accordi, e imponiti ad esempio di suonare per qualche volta solo le toniche quando cambia l'accordo.\n\nPer dire, giro blues, suoni solo il LA sul LA7, il RE sul RE7, il MI sul MI7... ovviamente, su ottave diverse per prendere familiarità con la posizione delle note.\n\nPoi puoi iniziare a mettere delle altre note, ma sempre imponendoti di mettere la tonica al cambio di accordo.\nDopo un po' di volte ti renderai conto che il risultato, per quanto tu possa sbizzarrirti sulle note di passaggio, sarà piuttosto palloso.\n\nA questo punto, invece delle toniche, ti imponi di mettere le quinte al cambio di accordo. Quindi, MI sull'accordo di LA7, LA su quello di RE7, SI su quello di MI7.\n\nPoi fai lo stesso lavoro con le terze, poi con le settime, etc etc.\n\nDopo un bel po' di pratica sarai in grado di improvvisare con cognizione di causa.\nNon dimenticare mai che l'improvvisazione è composizione "al momento", per cui non si tratta di note a caso che suonano, ma devi cercare di costruire delle frasi e di svilupparle progressivamente.\n\nE' solo un esempio, ma ascolta bene cosa fa Greg Howe. Parte con un tema piuttosto semplice, e progressivamente la amplia fino all'estremo.\n\n

Grazie mille per la dritta, intanto proverò con questo metodo \ne ti auguro di guarire al più presto dalla tendinite!!